Il Commissario delegato per la Ricostruzione Gianni Chiodi ha pubblicato il decreto n.89 del 27 dicembre 2011 che prevede modifiche e integrazioni al decreto n.61 con il quale è stato varato il piano ”Scuole d’Abruzzo – Il futuro in sicurezza”.
Un provvedimento necessario dopo che lo stesso Commissario, il 21 giugno scorso, aveva richiesto ai Comuni e alle Provincie proprietari degli edifici scolastici di confermare con apposita dichiarazione sottoscritta dal sindaco (o dal presidente della Provincia) e dal responsabile dell’Ufficio tecnico dell’Ente, i requisiti necessari per ottenere il finanziamento, quali il nesso di causalità e il non aver già ottenuto finanziamenti diversi per ricostruire le scuole. Tra le novità più importanti del decreto c’è lo stanziamento in favore del Comune dell’Aquila di 18,4 milioni di euro per dare seguito al Piano formalmente comunicato dal Comune con una nota dello scorso 9 dicembre.
Come più volte evidenziato da Chiodi, ciò che mancava per programmare risorse per le scuole di proprietà del Comune dell’Aquila era la quantificazione esatta delle risorse necessarie, nonchè la progettazione degli interventi da eseguire attraverso un Piano dettagliato. In base al decreto 89, il sindaco dell’Aquila dovrà individuare celermente quei primi interventi a cui destinare i 18,4 milioni di euro programmati. Le restanti risorse necessarie saranno individuate con altro atto, specifico per il solo Comune capoluogo.
I Comuni che non hanno attestato il nesso di causalità, e quindi esclusi dal finanziamento, sono Alfedena (AQ), Barrea (AQ), Corfinio (AQ), Ortona (CH), Pescara, e Scontrone (AQ) e L’Aquila per quanto riguarda l’edificio dell’Accademia delle Belle Arti. Castel del Monte è stato cassato in quanto ha comunicato che l’immobile non è più sede scolastica, mentre l’ex IREE dell’Aquila è stato escluso in quanto non annoverabile tra gli edifici scolastici possibili beneficiari del finanziamento. ”Fuori” anche Arsita (TE) e Ocre (AQ) in quanto i relativi plessi sono stati ricostruiti attraverso donazioni private.
In questo modo è stato possibile programmare risorse per effettuare interventi sugli edifici scolastici non previsti con il decreto 61. Tra questi Bisenti (TE), Carpineto della Nora (PE), Castellalto (TE), Castelvecchio Subequo (AQ), Castel di Sangro (AQ), Cellino Attanasio (TE), Introdacqua (AQ), Navelli (AQ), Oricola (AQ), Ortucchio (AQ), Palombaro (CH), Pereto (AQ), Pescina (AQ), Pianella (PE) e Sante Marie (AQ). E’ stato stabilito, inoltre, il coordinamento tra le risorse ordinarie per la messa in sicurezza delle scuole, pari a circa 12 milioni di euro, e quelle straordinarie stanziate con la legge 77/2009 e programmate con il decreto n. 89, pari a 165 milioni di euro.
Tra le altre novità del decreto si segnala la norma che sollecita una attenta verifica delle responsabilità sia in ordine alle attuali condizioni di molti edifici scolastici, sia alla attestazione dei requisiti per l’ottenimento dei contributi. Di particolare rilievo sono le norme che spingono i Comuni con scarsa popolazione scolastica ad attivarsi per creare plessi consortili ed a formalizzare le convenzioni con ReLuis, Unicef, Sip, Wwf, Fish e Digat per le linee guida utili ai soggetti attuatori per elevare gli standard qualitativi degli interventi. Il decreto è provvisoriamente esecutivo, quindi gli enti attuatori, con dotazione di cassa al 2010, sono autorizzati da oggi a partire con le procedure di approvazione dei progetti previste dal decreto n. 61 che, in caso di esito positivo, porteranno a singoli provvedimenti di approvazione della spesa per ogni intervento.