Bufera nel Pd, l’abruzzese Lusi indagato per appropriazione indebita di rimborsi elettorali

luigi-lusiRestituirà fino all’ultimo centesimo i soldi sottratti dalle casse della Margherita e chiederà il patteggiamento della pena. E’ quanto dichiarato dallo stesso Luigi Lusi, senatore del Pd ed ex tesoriere del movimento guidato da Francesco Rutelli, indagato dalla procura di Roma per appropriazione indebita di somme accreditate al partito sotto forma di rimborsi elettorali.

L’inchiesta è coordinata dal procuratore aggiunto di Roma Alberto Caperna e diretta dal pm Stefano Pesci. Secondo quanto riferito dall’Ansa, l’ex tesoriere della Margherita, di origini abruzzesi (Capistrello nell’aquilano, paese di cui è sindaco il fratello Antonino), è stato già interrogato dai magistrati inquirenti ed avrebbe fatto alcune ammissioni. Intanto Francesco Rutelli, assistito dall’avvocato Titta Madia, si è costituito parte offesa nel procedimento.

“Abbiamo appreso con sconcerto, alcuni giorni fa, che il senatore Lusi aveva confessato innanzi all’autorità giudiziaria di essersi appropriato di ingenti somme di denaro di proprietà della Margherita-DL”, hanno affermato affermano in una nota congiunta Francersco Rutelli, Enzo Bianco e Giampiero Bocci. “La notizia è incredibile per la personalità di Lusi, che ha goduto della massima stima e fiducia degli organi del partito, anche concorrendo a fare della Margherita un raro caso di partito con bilanci sani e in attivo. Ciò ci ha indotto a dare corso immediato a tutte le azioni giudiziarie come parte offesa e ad attivare gli accertamenti necessari per la verifica delle modalità dell’ammanco. Lusi ha quindi dato le sue dimissioni da tesoriere della Margherita-DL ed ai magistrati procedenti ha manifestato la sua intenzione di restituire, in tempi brevissimi, le somme di cui si è appropriato e che sono nella sua disponibilità”.

Sulla vicenda interviene anche il segretario del Pd abruzzese, Silvio Paolucci. “Siamo esterrefatti da quanto sta emergendo dagli organi di informazioni per vicende delle quali i democratici sono totalmente all’oscuro e che in alcun modo sono relative al Partito Democratico” commenta in una nota. “Siamo di fronte a fatti che, se confermati, sono molto gravi e fanno emergere pesanti responsabilità individuali. In tal caso sarà compito degli organismi nazionali competenti assumere i provvedimenti conseguenti nel rispetto delle regole chiare fissate nel codice etico che il Partito Democratico si è dato per quanto riguarda i propri eletti e che verranno applicate in modo estremamente rigoroso”.

 

Le rivelazioni sul sito di Panorama. Lusi, figura di peso nella commissione Bilancio del Senato, si è rivelato uno specialista della cosiddetta “legge mancia”, quella con cui Camera e Senato finanziano gli interventi sui collegi d’elezione dei parlamentari. Finanziamenti a pioggia in Liguria (regione in cui è stato eletto senatore) e a Genzano (comune attuale di residenza). Ancora meglio è andata a Capistrello, il comunello (5 mila abitanti) in provincia dell’Aquila di cui la famiglia Lusi è originaria e di cui il fratello del senatore, Nino Lusi, Pd, è sindaco: 275 mila euro per le scuole, 80 mila per la strada in frazione Pescocanale, 50 mila per il tetto della parrocchia, 156 mila per la rete idrica delle frazioni. Non solo. A rimettere in sesto i conti del comune, il cui consiglio era stato sciolto nel 2009 per un buco di 2 milioni, ha pensato un nuovo emendamento alla Finanziaria: un bel contributo di 2 milioni di euro. Neanche a farlo apposta.

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