“Se dovesse essere approvato il disegno di legge comunitaria così come si propone”, dichiara D’Alessandro, “qualsiasi utente potrebbe chiedere e ottenere la cancellazione dalla Rete di contenuti ritenuti illeciti, senza alcun intervento della Magistratura ma semplicemente minacciando un’azione di responsabilità che trasformerebbe i fornitori di hosting in sceriffi della rete. Questa norma è una vera minaccia per il web e per la libertà d’informazione. L’Italia dei Valori chiede di sopprimerla, considerato lo stato di agitazione ed incertezza causato in tutto il mondo della Rete. Il testo della norma mira, infatti, a determinare la rimozione dei contenuti online ritenuti non corretti sulla base delle semplici richieste inviate dai titolari dei diritti che si suppongono violati, ma non solo: agli stessi hosting provider competerebbe l’obbligo, con le conseguenti responsabilità, di un monitoraggio preventivo delle attività e dei contenuti potenzialmente illeciti. A seconda delle segnalazioni, si ritroverebbero a dover rimuovere i contenuti cosiddetti illeciti non soltanto su segnalazione (com’è giusto) delle Autorità competenti, ma anche di un qualsiasi detentore di diritti o soggetto privato portatore di interessi”.