Crisi economica, gli Agenti di Commercio scrivono al presidente Monti

franco_damianiCosto del lavoro eccessivo, dalla fiscalità alla previdenza, fino al carburante ed alle autostrade: è necessario intervenire subito. A sostenerlo è l’Usarci, unione sindacati degli Agenti di Commercio per voce del vice presidente vicario nazionale, nonché presidente dell’Usarci Teramo, Franco Damiani. Con una lettera inviata al Presidente del Consiglio Mario Monti, le parti sociali hanno formulato richieste chiare e decise all’esecutivo in carica dallo scorso novembre.

Al Governo si chiede una fiscalità di vantaggio sui costi sostenuti per il carburante, la sospensione degli studi di settore, il ripristino delle agevolazioni per inizio attività, un regime di detrazione del 100 per cento per l’acquisto dell’autovettura e l’istituzione della “patente professionale” per chi opera nel settore.

“Pur nella consapevolezza della gravissima crisi che sta attraversando l’Italia” sottolinea Damiani “e consci dei sacrifici dei quali tutti dobbiamo farci carico, con la grave situazione economica, che ha generato un grave calo di consumi, è indispensabile che non ci sia alcun aumento del costo del lavoro, invece per gli Agenti di Commercio oltre alle recenti modifiche contributive sommando gli aumenti del carburante, dei pedaggi autostradali e multa-velox il costo per svolgere questa professione è diventata eccessivo. Per questa ragione abbiamo portato le istanze degli Agenti di Commercio Italiani al Presidente del Consiglio Mario Monti, ricordando, nell’ottica di un piano di rilancio dell’economia, il ruolo essenziale degli Agenti e Rappresentanti di Commercio nella catena distributiva, attori economici fondamentali per lo sviluppo dell’economia e per il superamento della fase di recessione. Non è secondario il dato che la categoria fa transitare attraverso la propria voce, il proprio computer e i chilometri percorsi ogni giorno sulle strade italiane due terzi del Pil Nazionale. Questa è la ragione per la quale Usarci, unitamente alle altre sigle sindacali, chiede al governo misure di sostegno al reddito distinte per settore economico e tipologie di imprese, interventi decisi in favore della categoria”.

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