L’Aquila. “Si acuisce la spinta temibile allo spopolamento delle aree interne”, mentre “la lieve ripresa rischia di affievolire la sua capacità di tenuta”:
Servono, secondo i sindacati, “nuove proposte unitarie e un confronto serrato tra le parti sociali, istituzioni, Governo nazionale”.
A fare il punto della situazione, nel corso di una conferenza stampa a Pescara, i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Abruzzo, Sandro Del Fattore, Maurizio Spina e Michele Lombardo.
Le tre sigle propongono un ‘decalogo’ delle dieci priorità, contenente problemi da affrontare e obiettivi da perseguire, perché “gli abruzzesi hanno bisogno di una svolta positiva con una ripresa economica, produttiva ed occupazionale in tutti i settori e nei territori”.
‘Il governo regionale è sempre interessato al confronto e al dialogo con le parti sociali. Vogliamo intanto ricordare che esse – comprese le organizzazioni sindacali – hanno firmato il 9 luglio scorso a Civitella del Tronto un Patto per lo sviluppo che comporta una condivisione di lettura dello sviluppo regionale, di obiettivi da raggiungere e di metodologia del confronto e della verifica.
Sono stati istituiti tavoli e una cabina di pilotaggio che monitora a cadenza trimestrale lo stato di attuazione del Patto, che riguarda circa 250 milioni di euro di risorse europee destinate al lavoro e alla crescita.
La svolta in termini economici e produttivi è già avvenuta nel 2015, ed è confermata nel 2016 con un aumento degli occupati, della produzione industriale e del prodotto interno lordo, dati che fanno dell’Abruzzo la regione del centrosud con le migliori performance. Siamo sicuri che i sindacati vorranno proseguire nella collaborazione avviata per far sì che i risultati ottenuti vengano incrementati e diventino duraturi’, ribatte Camillo D’Alessandro, coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale.