L’Aquila. Il Parco Nazionale Gran Sasso Monti della Laga, al fine di dare maggiore concretezza e rispondenza alle aspettative dei territori e delle popolazioni colpite dagli eventi sismici, ha emesso un “Avviso pubblico per l’assistenza, tutoraggio e partecipazione alla divulgazione e sostegno ai territori e alle popolazioni colpite dal sisma dell’Italia centrale per la costituzione di una “Banca Progetti” finalizzata a favorire la ripresa di uno sviluppo sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.”
Contestualmente, alla luce dei rilevanti impegni dei parchi (Gran Sasso – Laga e Sibillini) nella missione di supporto alle attività dei Comuni interessati dal sisma, come previsto nel nuovo Decreto Terremoto, l’Ente ha ritenuto opportuno prorogare al 26 maggio la scadenza dell’Avviso di manifestazione di interesse per il Volontariato e le Buone Pratiche per lo Sviluppo Sostenibile, che ha come obiettivo la costituzione di un Albo di Associazioni, Organizzazioni, Fondazioni, Operatori singoli o associati nella new e green economy.
La costituzione di tale albo attiene ai contributi di conoscenza, trasferimento di competenze, buone pratiche ed empowerment in l’applicazione della Legge 221/2015 “Disposizioni in materia ambientale per promuovere misure di green economy e per il contenimento dell’uso eccessivo di risorse naturali”.
Esso è dunque in linea con i compiti dell’Ente, nello scenario della Strategia Nazionale della Biodiversità e delle disposizioni dell’Intesa Stato Regione fino al 2020, con particolare attenzione alla “Strategia nazionale delle green community”, che prevede un piano di sviluppo sostenibile volto alla valorizzazione delle risorse dei territori rurali e montani negli ambiti dell’energia, del turismo, delle risorse idriche e del patrimonio agro-forestale in rapporto con le aree urbane. Competenze che si integrano anche con gli obiettivi del Piano Pluriennale Economico e Sociale dell’Ente, in corso di attuazione.
Tre sono gli ambiti previsti dall’avviso di manifestazione d’interesse: “Prevenzione, manutenzione e cura”, che individua nel settore primario dell’economia rurale dei territori, oltre che un nuovo approccio dell’economia circolare (rigenerazione e resilienza) le risorse più significative per contenere gli effetti dei cambiamenti climatici che hanno fortemente inciso nella circostanza del terremoto;
“Infrastrutture Ambientali”, ossia le “Reti di aree naturali e seminaturali pianificate a livello strategico con altri elementi ambientali, progettate e gestite in maniera da fornire un ampio spettro di servizi eco-sistemici” (COM 213 UE “Rafforzare il capitale naturale in EU”) e, infine, l’ambito della Green Community, disciplinata dall’art. 72 della citata legge 221/2015, che stabilisce che:
“La strategia nazionale individua il valore dei territori rurali e di montagna che intendono sfruttare in modo equilibrato le risorse principali di cui dispongono (acqua, boschi e paesaggio) e aprire un nuovo rapporto sussidiario e di scambio con le comunità urbane e metropolitane, in modo da poter impostare un piano di sostenibilità non solo dal punto di vista energetico, ma anche ambientale ed economico”.