“Stiamo portando avanti l’impegno che il Governo italiano aveva preso con le Regioni del sud già nello scorso mese di ottobre”. E’ quanto ha commentato il presidente della Regione Gianni Chiodi, al termine dell’incontro che il premier Mario Monti, con i ministri Corrado Passera, Fabrizio Barca, Corrado Clini e Francesco Profumo, ha avuto oggi con i presidenti delle Regioni Abruzzo, Molise, Puglia, Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna e con gli otto sindaci dei rispettivi capoluoghi di regione.
Al centro dei lavori la definizione delle linee del documento “Il Mezzogiorno per l’Europa” che farà il punto sugli interventi in corso, in vista degli appuntamenti tra il Governo e le istituzioni UE in agenda per le prossime settimane, sulla base dello stesso spirito di collaborazione tra i vari livelli di governo.
“Nella sostanza” ha spiegato Chiodi “si tratta di un Piano delle azioni strategiche che verranno poste in essere per il Mezzogiorno”. Un’importante agenda di impegni in grado di far comprendere all’Europa che il sistema Italia sta facendo sul serio. “Entro giovedì” ha aggiunto il Governatore abruzzese “verrà predisposto questo dossier per il Mezzogiorno, poi ne valuteremo i contenuti insieme alle altre Regioni ed al Governo prima di presentarlo in sede europea. Le proposte che le Regioni del sud hanno in cantiere sono diverse poichè completamente differenti sono le questioni congiunturali che le riguardano. Tuttavia, c’è un’ampia condivisione rispetto alle problematiche di carattere generale. Come Regione Abruzzo abbiamo illustrato, in particolare, gli sforzi compiuti in ordine alla politica di rigore che ci siamo imposti e che poi rappresenta una delle misure fondamentali richieste dall’Unione europea”. Chiodi ha, inoltre, ricordato che “oggi non siamo la Regione più indebitata d’Italia, abbiamo ridotto la spesa pubblica, abbiamo aggregato diversi enti, alcuni li abbiamo addirittura cancellati, abbiamo ridotto le indennità dei consiglieri regionali eliminando completamente i vitalizi. Penso che tutto questo possa essere apprezzato dall’Unione europea, visto che rappresenta il presupposto fondamentale perchè la stessa UE ci assicuri quel sostegno che andiamo invocando e che auspichiamo anche da parte della Banca centrale europea”.
Nato dall’esigenza di dare conto dell’attuazione degli impegni per il rilancio del Sud, assunti nel Vertice Euro del 26 ottobre 2011, il documento indicherà in primo luogo i principi che informano in questa fase l’azione congiunta di tutti i livelli di governo: integrare la politica regionale e nazionale per lo sviluppo, rafforzando i presidi di competenza offerti dal Governo centrale; ridurre l’incertezza dei flussi di finanza pubblica, anche con la deroga introdotta per il cofinanziamento dei fondi comunitari; concentrare gli interventi su un numero limitato di priorità, sviluppando l’azione del precedente Governo: scuola, sicurezza, giustizia, mobilità, cura degli anziani e dell’infanzia; interventi su frane e versanti, promozione dell’innovazione come volano di sviluppo dell’industria e del servizi sociali; mettere al centro i risultati attesi e non solo i processi per conseguirli; offrire ai cittadini informazioni e strumenti per conoscere in tempo reale le decisioni, per valutarle e per esprimere la loro motivata “voce”.
Lungo queste linee il documento conterrà i progressi compiuti rispetto al l5 dicembre nell’attuazione del Piano di Azione e Coesione (fondi regionali comunitari). Rimarcherà, inoltre, l’impegno in atto ad avviare l’utilizzo del Fondo Sviluppo e Coesione (fondi regionali nazionali), sulla base degli interventi concordati tra Stato e Regioni. Il documento conterrà anche i principali provvedimenti per il Sud già approvati dal governo. Si tratta, in particolare, di 9,6 miliardi di euro sbloccati per il potenziamento delle reti infrastrutturali, dell’avvenuto superamento dello squilibrio di risorse per garantire il funzionamento dei servizi di trasporto pubblico locale; dell’impegno concreto e già in atto per colmare entro il 2013 il divario digitale, accelerando fortemente lavori e procedure. Nei prossimi giorni, i tecnici dell’amministrazione centrale continueranno il lavoro a sostegno degli interlocutori delle Regioni, per la definizione della programmazione degli interventi e dei Fondi alla base del documento. Infine, nel corso della riunione il governo ha assicurato alle istituzioni locali la propria disponibilità a individuare una soluzione condivisa sul tema del trasporto ferroviario di lunga percorrenza.