Adesso la Regione in tutte le sue ramificazioni, tra cui gli enti, le società strumentali, partecipate, nonché tutti coloro che si trovano a utilizzare fondi regionali e comunitari e la Asl dovranno inserire nei capitolati di appalto la clausola sociale regionale obbligatoria: significa che il personale che ha precedentemente svolto il servizio dovrà essere tutelato (quindi assorbito, mantenendo i diritti acquisiti), in linea con il principio della responsabilità retributiva e con il superamento della distinzione tra appalti e subappalti.
La norma vale, negli ambiti espressamente citati, anche per il settore dei call center. La legge – aggiunge Pietrucci – trova fondamento nella legislazione europea e nel nuovo codice degli appalti ed è redatta sul modello di altre regioni virtuose che hanno già legiferato in questo senso, tra cui la Puglia, le Marche e l’Emilia-Romagna.
Si fa quindi nel settore degli appalti regionali in senso ampio un passo in avanti significativo, che considero di civiltà, tutelando i lavoratori e le loro competenze professionali.
L’auspicio – conclude il Consigliere – è che possa essere anche un esempio da seguire anche al di fuori dell’ambito di applicazione. Desidero rivolgere un ringraziamento alla mia collaboratrice Maria Luisa Serripierro e a Paolo Romano, componente dello staff dell’Ufficio della Presidenza del Consiglio, che si sono dedicati agli approfondimenti tecnici necessari alla redazione e all’approvazione di questa importante misura.”