Chieti. “I presidenti delle quattro Province abruzzesi non hanno alcun potere decisionale in materia di revisione delle tariffe per il servizio idrico. Hanno solo il compito, su richiesta dell’autorità d’ambito, cioè l’ERSI, di convocare e presiedere l’Assemblea del servizio idrico integrato (ASSI) e di esprimere pareri su richiesta dell’ERSI. Ogni decisione in materia di tariffe spetta dunque alle Assemblee dei Sindaci, organismi che i presidenti delle Province, in base alla Legge regionale, hanno l’obbligo di convocare: i presidenti non sono componenti dell’Assemblea, non hanno diritto di voto e non concorrono alla formazione del numero legale. E personalmente sono contrario ad un eventuale aumento del costo dell’acqua”.
Lo afferma il presidente dell’Unione delle Province Abruzzesi Enrico Di Giuseppantonio a margine dell’Assemblea del Servizio idrico integrato della Provincia di Chieti che si tiene oggi a S. Maria Imbaro.
“Stiamo assistendo da giorni ad una campagna strumentale contro i presidenti delle Province – continua Di Giuseppantonio – su una questione delicata come la gestione del servizio idrico integrato, dimenticando che si sta giocando una partita delicata soprattutto in tema di investimenti per le infrastrutture idriche. Come presidenti delle Province respingiamo al mittente l’accusa di voler aumentare le tariffe dell’acqua e siamo certi che le decisioni delle Assemblee dei Sindaci saranno nell’interesse dei cittadini e per una migliore qualità del servizio idrico integrato nella nostra regione”.