Regione Abruzzo, bocciata la risoluzione sulle morti bianche

claudio_ruffiniL’Aquila. “In Abruzzo si può continuare a morire o farsi male sul lavoro. Il far west sulla prevenzione continuerà”. Sono le parole del capogruppo del PD, Camillo D’Alessandro, dopo la bocciatura da parte della maggioranza in Regione di una risoluzione che affrontava il tema degli infortuni sul lavoro e delle morti bianche.

“I nodi vengono al pettine – attacca D’Alessandro – e le bugie di Chiodi dispiegano gli effetti. Tutti ricorderanno la bufala del presidente della Regione sui 255 milioni di euro da destinare alle Asl per la medicina sul territorio. Dopo ripetute brutte figure si chiarì che questi soldi annunciati erano stati già assegnati alle Asl. Chiodi negò e l’assessore al Bilancio, Carlo Masci, lo smentì, avevamo ragione noi, torto Chiodi.”

“Oggi – incalza il consigliere regionale Claudio Ruffini – abbiamo chiesto, tra l’altro, con una risoluzione urgente discussa in aula, di destinare parte di quei fondi per garantire alle Asl il personale necessario per una più incisiva e capillare azione di prevenzione contro gli infortuni e le malattie da lavoro. Ciò è consentito in deroga al blocco del turn-over, al fine di assicurare il mantenimento dei livelli essenziali di assistenza, così come previsto Decreto Legge 138 del 2011″.

In caso di approvazione della risoluzione la Giunta regionale avrebbe dovuto predisporre un atto di indirizzo nei confronti delle Asl per garantire al servizio di prevenzione delle malattie e degli infortuni sul lavoro il personale adeguato. “Il risultato – conclude D’Alessandro – è che l’Abruzzo indossa la maglia nera sugli infortuni, anche mortali sul lavoro. Io mi attendo che quando la maggioranza boccia una proposta che viene dall’opposizione, poi si faccia carico di formularne un’altra. Così facendo invece i problemi rimangono tutti sul tappeto, ed in questo caso a rimanerci sono i lavoratori, le loro famiglie, i loro infortuni, le morti bianche. Questa infine è la conferma che i soldi annunciati da Chiodi per la Sanità non ci sono”.

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