Pescara. Viabilità, sviluppo turistico, edilizia scolastica e dissesto idrogeologico sono stati i temi chiave affrontati, questa mattina, a Pescara, in Regione, nel corso di un incontro che il presidente della Giunta regionale, Luciano D’Alfonso, ha avuto con gli amministratori dell’Unione dei Comuni montani Majella Orientale Verde Aventino.
All’incontro erano presenti il sindaco di Palena, Claudio D’Emilio, il sindaco di Lama dei Peligni, Andrea Di Fabrizio, l’assessore di Taranta Peligna, Giampaolo Rosato, il vice sindaco di Colledimacine, Giuseppe Pacenza ed il sindaco di Civitella Messer Raimondo, Danilo D’Orazio.
Nello specifico, gli amministratori locali hanno indicato al presidente D’Alfonso alcune priorità viarie come il rifacimento del tratto di strada che conduce dal bivio di Lama dei Peligni al bivio per Roccaraso lungo l’ex strada regionale 84, la sistemazione del tratto di strada provinciale che dal bivio di Casoli porta al bivio per Lama dei Peligni e quella relativa alla strada comunale che collega i Comuni di Lama dei Peligni e Colledimacine.
Inoltre, tra gli interventi più significativi si segnalano il progetto di ammodernamento della funivia al servizio delle Grotte del Cavallone nel comune di Taranta Peligna, il ‘restyling’ della seggiovia di Palena, la realizzazione del progetto di un polo scolastico unico per infanzia e primaria che dovrebbe sorgere a Civitella Messer Raimondo ed i lavori di consolidamento del cimitero di Coledimacine interessato dal dissesto idrogeologico.
D’Alfonso, dal canto suo, assicurando il suo impegno nel quadro della sostenibilità economica al momento del Bilancio regionale, ha ipotizzato l’utilizzo di economie dello stesso Bilancio per venire incontro alle principali esigenze del territorio dei Comuni dell’Unione MOVA.
A tal proposito, a breve verrà fatta una valutazione specifica sulla base delle risorse necessarie. Infine, i sindaci hanno anche chiesto al Presidente un interessamento per favorire lo sblocco dell’erogazione da parte della società Acea dei canoni BIM relativi all’utilizzo del Bacino Imbrifero montano del fiume Sangro.