Il ministro Barca ha consegnato ai parlamentari presenti una relazione scritta, dalla quale si evince che ad oggi viene confermato l’importo di 607,7 milioni di euro assegnato all’Abruzzo in quota fondi Fas, ma non ha potuto dare garanzie sui tempi di impiego e certezze che, in corso d’opera, non vi possano essere modifiche concordate.
“Per la nostra regione il fattore tempo è decisivo” ha spiegato Mascitelli. “Sindacati e imprese continuano a sollecitare il governo regionale a fare presto ma, se guardiamo a quanto successo ad altre regioni, non dobbiamo farci illusioni su immediate disponibilità. Infatti, per le nove regioni del centro-nord, la presa d’atto del Cipe è avventa nel marzo 2009, ma solo nel luglio 2011, a distanza di due anni, si è chiuso il procedimento di messa a disposizione delle risorse Fas. Bisogna avere la massima attenzione perché la chiusura del procedimento avvenga in tempi certi, bisogna evitare di ripetere il triste teatrino della zona franca dell’Aquila e occorre una grande capacità nell’impegno e nella spesa delle risorse assegnate. Non basta chiedere i soldi, bisogna anche spenderli bene e presto. Sarebbe un grave danno, come appare chiaro dalla relazione che ci è stata consegnata, se continuasse l’andazzo che l’Abruzzo ha seguito nell’uso dei fondi strutturali comunitari. Al 31 ottobre di quest’anno le risorse dei programmi dell’Obiettivo Competitività, per un importo pari a 662 milioni di euro, sono state impegnate solo al 34 per cento e spese soltanto per il 22 per cento. L’Abruzzo così ha conquistato una triste maglia nera nel primato di ricevere risorse ma di non saperle spendere”.