Pescara. “La nostra regione è quella che investe meno contro il dissesto idrogeologico preferendo altri settori tra cui le infrastrutture il turismo e la cultura.
Questa è la notizia eclatante che emerge dall’articolo del quotidiano ‘Il Sole24Ore’ dove il giornalista evidenzia come questo governo regionale si distingua da tutti gli altri per aver distribuito le risorse derivanti dai Patti regionali del Masterplan per il Sud in ambiti totalmente diversi da quelli di cui oggi ha veramente e urgentemente bisogno l’Abruzzo”.
Questo il commento del Presidente della commissione vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea come “da tempo ho evidenziato come il Masterplan dovesse essere indirizzato in un altra direzione ossia, essenzialmente, verso opere di risanamento idrogeologico attenzionando i temi ambientali.
Le recenti avversità meteorologiche e le abbondanti nevicate hanno dimostrato che in Abruzzo va pianificato un piano regionale straordinario per arginare e bloccare le innumerevoli frane, gli smottamenti e il dissesto idrogeologico intervenendo in settori importanti e principali come l’ambiente e la cura del territorio.
Oggi – sottolinea Febbo – è indispensabile intervenire in questi ambiti strategici altrimenti tutto il tessuto imprenditoriale ed economico dell’entroterra sarà sommerso dal dissesto idrogeologico.
Infatti su un totale di euro 1.505.622.721,00 (un miliardo e cinquecento milioni circa) di importo complessivo degli investimenti inseriti nel Masterplan solo euro 215.413.492,03 ( duecento milioni circa) sono destinati al dissesto idrogeologico di cui 150 milioni ancora da reperire nel Fondo Nazionale per la difesa del suolo e la restante parte provenienti da FSC e POR Fesr.
Mi spiace constatare come ancora una volta un quotidiano economico nazionale metta in luce le criticità e le poche azioni adottate da questo governo regionale.
Pertanto invito il Presidente D’Alfonso di prendere contezza, non solo delle mie datate preoccupazioni, ma anche dei dati che emergono da Il Sole24ore al fine di rivedere e riscrivere il Masterplan alla luce delle vere emergenze rispetto alle quali l’Abruzzo attende, da inizio di questa legislatura, risposte immediate e certe”.