Pescara. “Nonostante la conferma di tutte le problematiche, per il 2017 non risultano in cantiere provvedimenti in favore delle marinerie, sia per quella pescarese sia per i vongolari, nonostante stiano vivendo ormai da anni una situazione estremamente complessa a causa del ripetersi delle problematiche riguardanti il fermo, l’insabbiamento del porto canale e le scarsità del prodotto”.
“Precedentemente – aggiungono Febbo e Sospiri – il Governo regionale di centrodestra si era fatto carico della problematica attuando provvedimenti e stanziando cospicui finanziamenti con il proprio bilancio regionale, andando anche oltre le proprie competenze e riuscendo a ottenere importanti finanziamenti nazionali con un gran lavoro sinergico.
Questo però non ci aveva messo al riparo da proteste e contestazioni spesso anche sacrosante da parte di chi, esasperato, vedeva in pericolo la propria attività di lavoro e unica fonte di sussistenza. Oggi i problemi persistono ma non sembra che il Governo regionale e la maggioranza di centrosinistra a tutti i livelli sia pronta a intervenire.
Da ben due anni non vengono erogati agli armatori gli importi di ristoro derivanti dal fermo biologico, estate 2015 e 2016, mettendo in ginocchio finanziariamente un settore che già lamenta difficoltà economiche di diversa natura.
E di ciò l’assessorato regionale non se ne fa carico, non solo, ma nel bilancio 2017 ha pensato bene di stanziare solo 500 mila euro per il fondo unico della pesca.
Una somma assolutamente irrisoria se si considerano gli interventi necessari per un supporto economico, corrisposto negli anni precedenti, come già detto, alla marineria pescarese per il “fermo forzato” dovuto all’insabbiamento del canale del porto di Pescara, ormai da diversi mesi, con un dragaggio promesso da tempo e che non ancora si esegue.
Dragaggio peraltro di minime dimensioni sul cui affidamento pendono “ombre” di assegnazione e di capacità di realizzazione”.
“Altro capitolo è quello relativo ai vongolari – continuano i Consiglieri FI – da tempo il Co.Ge.Vo della zona a nord della regione evidenzia e contesta le restrizioni determinate dal Parco Torre del Cerrano che limitano fortemente la capacità di pesca, e quindi economica, mentre a sud da ormai 5 anni le imbarcazioni sono ferme a causa della mancata produzione di molluschi bivalvi nelle zone di mare tra Ortona e Casalbordino”.
“Auspichiamo – concludono i Consiglieri regionali di Forza Italia – che la Giunta regionale prenda finalmente atto delle difficoltà reali, delle situazioni emergenziali che riguardano il comparto della pesca investendo la comunità abruzzese a più livelli, e si intervenga seriamente per dare risposte concrete”.