Chieti. “Di fatto la situazione è sotto controllo, di fatto c’è il ripristino della rete”.
Lo ha dichiarato Gianluigi Fioriti, a capo di e-distribuzione (Enel), parlando dei guasti in Abruzzo e Marche nel corso di un’audizione alla commissione Industria del Senato.
“Ad oggi – ha aggiunto – sono ancora installati circa 40 gruppi elettrogeni, contro gli oltre 1.000 dispiegati in campo per fronteggiare l’emergenza”.
Per affrontare l’emergenza, l’Enel ha impiegato 500 mezzi di trasporto e predisposti oltre 11 mila pernottamenti per il solo personale di e-distribuzione.
I guasti alla rete elettrica in Abruzzo e in parte delle Marche nei giorni di gennaio funestati dal maltempo e da svariate scosse sismiche sono da ricondurre alla “eccezionalità dell’evento meteo: da 100 anni non si registravano precipitazioni di questa durata e intensità”, ha ribadito il responsabile di Enel Italia.
Tamburi ha anche detto che “nella regione sono cadute 20 milioni di tonnellate di neve, con un metro di altezza di media. Si tratta del 30% in più sulle medie degli ultimi 15 anni”. Le operazioni di ripristino della rete, oltre che dallo stesso maltempo, sono state ostacolate anche “dalle scosse di terremoto, quattro sopra i 5 gradi della scala Richter e 99 sopra i 3: questo ha creato un problema nell’organizzazione dei lavori”.
I dirigenti dell’Enel, nel corso dell’audizione hanno ribadito che il problema fondamentale è stato quello relativo ai “manicotti di ghiaccio di svariati cm che si sono creati sui conduttori, con carichi meccanici particolarmente rilevanti. Questo può provocare la rottura del conduttore o il cedimento del traliccio in testa”.
Nel periodo 2012-2016 l’Enel ha investito nella rete elettrica in Abruzzo 211 milioni di euro, ha dichiarato il responsabile Italia Carlo Tamburi.
L’investimento si è concretizzato in 160 km di linee nuove, 70 km di linee ricostruite, 205 cabine secondarie, allacciamento di 10.400 produttori (270 MW), normale manutenzione e realizzazione di due nuovi Centri Satellite.
I minuti di interruzione media sono così passati da 55,4 per cliente a 44, contro l’obiettivo dell’Autorità fissato a 51,4. Per il periodo 2017-2018 sono pianificate risorse pari a 90 milioni di euro.
Per quanto riguarda le Marche gli investimenti totali ammontano a 120 milioni nel periodo 2012-2016 e altri 80 sono in programma nel 2017-2018. In entrambe le regioni, inoltre, “saranno destinate ulteriori risorse a valle della ricognizione danni”.
La qualità della rete italiana è unanimemente riconosciuta come la migliore: ci è invidiata dagli Usa, dalla Germania, dalla Francia perché controllata, telegestita e con il numero di interruzioni medie che è la più bassa del mondo”.
Lo ha rivendicato il responsabile di Enel Italia Carlo Tamburi nel corso dell’audizione al Senato.
“Abbiamo tutto l’interesse – ha proseguito Tamburi – ad andare oltre gli obiettivi posti dall’Autorità, perché così otteniamo anche dei premi. Tutto ciò è dovuto agli investimenti, ma anche alla qualità delle persone.
Abbiamo fatto un grosso ricambio generazionale e scelto un sistema di qualificazione delle imprese particolarmente attento a cogliere il meglio. Da parte nostra c’è tutto l’interesse a far sì che questo funzioni, perché meglio spendere prima che dopo”.