“In tanti potranno giudicare il nostro un messaggio ‘choc’ – spiega CPI in una nota -, ma chi non ha fatto dell’ipocrisia la propria bandiera sa che non è possibile mettere sullo stesso piano chi abbandona paese e famiglia al proprio destino per scappare in Europa in cerca di benessere e chi sceglie di resistere e combattere per la libertà del suo popolo.
E’ per questo che il nostro rispetto va ai siriani che vediamo combattere ogni giorno nell’esercito regolare del presidente Bashar Al Assad per difendere la loro Nazione dall’oscurantismo dell’Isis più che ai tanti ‘migranti’ in fuga in Italia alla ricerca di sussidi e assistenza che nel loro paese non hanno lottato per ottenere”.