Oggi in Aula l’esame della proposta di legge: Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico.
La proposta di legge prevede la valorizzazione, a fini turistici, dei seguenti tratti: ferrovia Palazzolo-Paratico (Lombardia), ferrovia Asciano-Monte Antico (Toscana), ferrovia della Valmorea (Lombardia), ferrovia Ceva-Ormea (Piemonte), ferrovia Sulmona-Casteldisangro-Carpinone (Abruzzo-Molise – Transiberiana d’Italia), ferrovia Agrigento-Porto Empedocle (Sicilia), tratti ai quali potranno aggiungersene altri.
La proposta di legge si prefigge i seguenti obiettivi:
1) salvaguardia di alcuni tracciati ferroviari in disuso o in corso di dismissione e che attraversano luoghi di particolare interesse sotto il profilo culturale, naturalistico e turistico;
2) tutela del prezioso patrimonio architettonico e di tutte le opere d’arte che compongono tali linee ferroviarie (stazioni, magazzini, caselli, ponti, gallerie, infrastrutture realizzate illo tempore mediante espropri di terreni per pubblica utilità) e conseguente inalienabilità;
3) istituzione di ferrovie turistiche da gestire con la collaborazione delle realtà associative già esistenti e operanti nel territorio della Repubblica e che hanno, o hanno avuto, contratti di comodato o convenzioni con società del gruppo Ferrovie dello Stato italiane Spa finalizzati alla salvaguardia e al recupero dell’infrastruttura ferroviaria, nonché all’organizzazione di treni straordinari a carattere turistico.
Si tratta di una norma che, se approvata, accelererebbe il recupero della ferrovia Sulmona-Casteldisangro-Carpinone, detta “la Transiberiana d’Italia”, tratta di montagna, lunga 118 km, ora dismessa ma utilizzata per corse straordinarie a fini turistici che risultano sempre frequentatissime.