La riunione del Patto con i rappresentanti del Governo “sancisce il grande senso di responsabilità e maturità dell’intera classe dirigente abruzzese che di fronte alle difficoltà di un intero territorio regionale si è presentata unita e compatta”. E’ quanto ha dichiarato il presidente della Regione, Gianni Chiodi, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi con il sottosegretario Gianni Letta e i ministri Altero Matteoli e Raffaele Fitto.
“Questo non è mai stato fatto prima e il confronto con il governo è sempre un momento importante. La Regione ha fatto la sua parte riducendo il debito, agendo in maniera strutturale sulla sanità regionale, azzerando il deficit e riducendo gli sprechi con l’abolizione delle società controllate. Con queste credenziali ci siamo presentati al Governo e il Governo in questo senso ci giudica credibili”.
Particolarmente apprezzato “il metodo che abbiamo adottato per presentare richieste e strumenti necessari per il rilancio dell’economia regionale. E’ stato ribadito dal sottosegretario Letta la forza di questo Patto che dà sostanza alle richieste dell’Abruzzo. L’elemento significativo è che questo incontro con il Governo, concesso riconoscendo l’unicità e la straordinarietà di questa soluzione che potrebbe diventare anche modello nazionale, è destinato a durare e quindi ad avere un seguito in modo da monitorare anche le fasi del confronto”.
“Per quanto riguarda i Fas ci danno quello che ci spetta” ha detto il capogruppo Pd, Camillo D’Alessandro, al termine dell’incontro. “I Fas ci spettano dal 2007 e molto probabilmente ce li daranno la prossima settimana, ma non è chiaro quanto di quelle risorse saranno immediatamente disponibili. Sulla partita del finanziamento delle infrastrutture, invece, segnaliamo che su un fabbisogno richiesto di 900 milioni di euro ne sono disponibili 206”.
Sulla questione della Zona franca urbana dell’Aquila, Camillo D’Alessandro ha voluto ribadire che “non abbiamo la sicurezza che l’Unione europea approverà questa misura, ma abbiamo l’impegno formale del Governo a mobilitarsi, a partire dal presidente del Consiglio”.
Mascitelli (Idv) cauto: “Necessario conoscere i contenuti”. “L’Unico dato certo è la comprensibile moderata soddisfazione espressa dai sindacati e dalle associazioni di categoria in evidente contrasto con il trionfalismo del governatore Chiodi che continua a parlare di evento storico, usando gli stessi toni e le stesse parole che aveva già elargito alla storica firma dell’Accordo quadro sottoscritto con il Governo nel maggio 2009, che avrebbe dovuto destinare all’Abruzzo risorse che poi si sono volatilizzate nel nulla”. Reagisce così il senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell’Italia dei Valori, commentando l’esito dell’incontro tra i sottoscrittori del Patto per lo sviluppo ed il Governo nazionale, che si è tenuto ieri a Roma. “E’ fondamentale, quindi, conoscere i contenuti esatti della delibera Cipe, quando sarà approvata, perché solo questi ci faranno capire la reale, effettiva e tempestiva disponibilità delle risorse messa a disposizione e di cui l’Abruzzo ha bisogno oggi e non domani”, prosegue, “Ricordo che il Governo ha già approvato, in passato, per 10 Regioni i Par-Fas e mi preoccupa che alcune di queste Regioni, come la Sicilia, erano in prima fila nella nostra battaglia parlamentare contro i tagli delle risorse Fas. Se a questo poi aggiungiamo che, nonostante la firma dell’Accordo quadro per le infrastrutture, dopo solo pochi mesi di questo accordo non vi era più traccia nel documento di programmazione votato in Parlamento, ci si rende conto di come il livello di credibilità di questo Governo sia ridotto ai minimi termini”.
“Ne sanno qualcosa i cittadini dell’Aquila – conclude il senatore – perché è bene ricordare che la delibera Cipe per l’individuazione e la perimetrazione della Zona Franca risale al maggio 2010. In sostanza, come dice il vecchio proverbio: “una delibera Cipe non si nega a nessuno”.