Abruzzo, emergenza sangue non ancora rientrata

Pescara. Stanno funzionando gli appelli a donare sangue, viste le carenze registrate la settimana scorsa, che almeno per il momento sono rientrate in quasi tutte le regioni.

Lo confermano i dati, aggiornati alle 12 di oggi, del Centro Nazionale Sangue, secondo cui mancano ora negli ospedali 600 unità di globuli rossi in tutta Italia, contro le oltre 2600 della scorsa settimana.

Dalla bacheca predisposta dal Centro nazionale sangue le uniche regioni che hanno fatto richiesta rispetto alle dieci dei giorni scorsi sono Toscana, Marche e Abruzzo, con carenze fra le 100 e le 150 unità, mentre il Lazio, che nei giorni scorsi era di gran lunga la regione più deficitaria, non ha denunciato carenze.

“Una carenza di 600 unità non ha nulla a che vedere con la situazione dei giorni scorsi – sottolinea Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Centro Nazionale Sangue -. Il coordinamento tra Cns, Strutture regionali per il coordinamento delle attività trasfusionali (SRC) e associazioni e federazioni di donatori sembra aver funzionato, ora bisogna continuare ad intensificare le attività di chiamata dei donatori e di raccolta in quelle regioni che sono ancora in carenza.

Nelle Regioni che hanno superato il momento di crisi bisogna invece garantire che le attività di donazione rispettino la programmazione effettuata per la copertura dei fabbisogni legati alle proprie assistenziali”.

La carenza di sangue può mettere a rischio l’esecuzione di interventi chirurgici programmati e le terapie per pazienti con malattie croniche come la talassemia che necessitano di continue trasfusioni.

L’invito per tutti i donatori rimane quello di contattare l’associazione di appartenenza o il Servizio Trasfusionale di riferimento per programmare la donazione.

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