E’ quanto dichiara il presidente della Commissione di Vigilanza, Mauro Febbo che spiega come “a distanza di pochi giorni dai voti dati dell’Agenas (Agenzia sanitaria delle Regioni italiane) che collocano l’Abruzzo in fondo alla classifica per la qualità delle cure, con poche eccezioni, oggi sono arrivati i catastrofici risultati dello studio realizzato da Demoskopika.
Secondo quanto emerge dall’IpS (indice di performance sanitaria) la nostra è tra le regioni “malate” con un punteggio 269,1 che ci colloca al quint’ultimo posto della graduatoria (dietro solo Campania, Puglia, Sicilia, e Calabria).
Quello che balza subito in evidenza è la perdita di ben tre posizioni rispetto al 2015 a conferma che le nostre analisi (severe) e i nostri giudizi (negativi) su questi trenta mesi di (mala) gestione sanitaria non erano sbagliati e non rappresentavano solo posizioni strumentali dell’opposizione.
La “cura da cavallo” imposta agli Abruzzesi, con l’obiettivo di appuntarsi sul petto la medaglietta della uscita dal Commissariamento, ha fatto sì che le prestazioni e i servizi precipitassero così come l’offerta territoriale.
Ci aspettiamo – conclude Febbo – una decisa sterzata a questo stato di cose, ora che molte scelte passano al Consiglio regionale dove Forza Italia darà sicuramente il proprio contributo costruttivo, nella speranza che questa maggioranza non si chiuda e rimanga sorda alle nostre sollecitazioni”.