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Manovra Governo: in Abruzzo a rischio cancellazione 106 comuni per accorpamento

Abruzzo. La manovra del Governo, l’ultima in ordine di tempo, potrebbe cancellare 106 Comuni abruzzesi, quelli cioè che non raggiungono i mille abitanti. Per le municipalità più piccole, dunque, l’unica strada (ora obbligata) sarà quella dell’accorpamento. Sembra essere questo l’effetto indotto della manovra varata ieri in Consiglio dei Ministri, che prevede la soppressione di una serie di enti locali che non raggiungono un numero minimo di abitanti (1000 per i Comuni, 300mila per le Province).

Le decisioni contenute nel pacchetto di iniziative per fronteggiare la crisi economica e i conti pubblici, relativamente, alla riduzione di comuni e province, potranno essere definite solo dopo il censimento, in programma in autunno. In Abruzzo le 4 province, non rientrano nella scure imposta, mentre in comuni a rischio soppressione, attualmente, sono 106.

Questi i comuni a rischio: Montelapiano, Carapelle Calvisio, Montebello sul Sangro, Roio del Sangro, Santo Stefano di Sessanio, San Benedetto in Perillis, Pietraferrazzana, Monteferrante, Calascio, Villa Santa Lucia, Fallo, Rocca Pia,Castelvecchio Calvisio, San Giovanni Lipioni, Caporciano, Colledimacine, Collepietro, Cocullo, Rosello, Cansano, Bisegna, Gagliano Aterno, Corvara, Pietracamela, Gamberale, Tione degli Abruzzi, Brittoli, Castel di ieri, Acciano, Civitaluparella, Lettopalena, Borrello, Fano Adriano, Anversa degli Abruzzi, Dogliola, Vicoli, Fraine, Fontecchio, Sant’Eusanio Forconese, Molina Aterno, Secinaro, Taranta Peligna, Castelguidone, Villa Sant’Angelo, Guilmi, Opi, Abbateggio, Fagnano Alto, Tufillo, Castel Castagna, Castel del Monte, Pennapiedimonte, Pietranico, Pescosansonesco, Prata d’Ansidonia, Cappadocia, Rocca di Cambio, Colledimezzo, Ofena, Rocca Santa Maria, Navelli, Scontrone, Villalago, Goriano Sicoli, Serramonacesca, San Pio delle Camere, Ortona dei Marsi, Campotosto, Carunchio, Villetta Barrea, Capitignano, Rivisondoli, Carpineto della Nora, Barete, Fossa, Carpineto Sinello, Cortino, Roccacasale, Lentella, Liscia, Barrea, Pereto, Villa Celiera, Montenerodomo, Alfedena, Campo di Giove, Castiglione a Casauria, Quadri, Turrivalignani, Arsita, Civitella Messer Raimondo, Bomba, Rocca di Botte, Vittorito, Villavallelonga, Torrebruna, Capestrano, Poggiofiorito, Collarmele, Celenza sul Trigno, Roccamorice, Schiavi di Abruzzo.

La posizione di Pescara Capoluogo d’Abruzzo. ”Non e’ possibile eliminare dalla geografia politica entita’ come Rivisondoli, Santo Stefano di Sessanio, Borrello e tante altre realtà che contribuiscono ad elevare il Pil regionale del turismo – sottolinea Roberto Santuccione, presidente di Pescara Capoluogo d’Abruzzo – Ogni singola realtà da ”accorpare” (carina l’escamotage linguistico per evitare la parola ”soppressione”) è ricca di peculiarità che non devono essere sottovalutate, da quelle enogastronomiche che il mondo intero ci invidia a quelle prettamente paesaggistiche fino a quelle storico-culturali. Cancellare in un sol colpo le identità municipali, significa anche eliminare le identità dei popoli. Forse sarebbe stato meglio che il governo avesse riflettuto di più: perché abbassare la spesa con la cancellazione dei comuni? Sarebbe bastato approvare testi più moderni, sarebbe bastato modernizzare l’apparato municipale dei piccoli comuni con l’ausilio delle nuove tecnologie, sarebbe bastato cancellare le retribuzioni dei politici, non più stipendiati ma volontari prestatori d’opera in una mission importante quale la gestione della cosa pubblica, cioè di tutti. Le recenti, stravaganti e poco credibili dichiarazioni di esponenti dell’attuale maggioranza comunale e provinciale pescarese su gemellaggi ed accorpamenti provinciali, non sono altro che un tentativo di annullare il nostro progetto per Pescara Capoluogo d’Abruzzo che, giorno per giorno, vede crescere il numero dei sostenitori e simpatizzanti. Gli oltre 3000 tra membri, amici e fan di Pescara Capoluogo d’Abruzzo nella sola Facebook parlano chiaro. E questo i politici al governo lo sanno molto bene. La paura fa 90. Consigliamo loro un’ambata secca sulla ruota Nazionale visto che, a dare i numeri (106), sono campioni del mondo”.