“All’Aptr” aggiunge “ai profili tecnici esistenti al suo interno ed ai suoi margini di autonomia operativa e di scelta si sostituirebbe, infatti, a pieno ed esclusivo titolo la politica, rappresentata dall’Assessore regionale al Turismo, che di fatto cumulerebbe sulla sua persona anche gli attuali compiti dell’Aptr. Viceversa, con la trasformazione in società per azioni e la partecipazione di privati al capitale si otterrebbero, tra le tante, due fondamentali innovazioni rispetto al passato. La prima, l’ingresso del capitale privato nelle principali attività di promozione turistica della Regione, essenziale in una fase di grave penuria di risorse pubbliche disponibili. La seconda, il contributo della governance privata, in un settore ormai divenuto competitivo e concorrenziale. La politica dovrebbe uscire al più presto e definitivamente da tutti settori governati dalle regole del mercato, avviando forme concrete di liberalizzazione. A parole è quello che sostengono sempre anche molti del PdL: l’auspicio è che almeno in questa occasione facciano seguire alle parole i fatti, sostenendo la proposta dell’Italia dei Valori”.