Il progetto speciale multiasse ad attuazione provinciale è finanziato con 1.146.000 milioni di euro del Piano Operativo 2009/10/11 del Fondo Sociale Europeo 2007/13 e permette ai 191 lavoratori in mobilità selezionati di percepire un’ulteriore indennità mensile di 500 euro per 12 mesi.
“Una risposta concreta che nasce da un percorso originale e creativo” commenta l’assessore Paolo Gatti “e si basa sull’analisi di due elementi di criticità: lo stato di mobilità di molti lavoratori e la situazione difficile del personale degli uffici giudiziari abruzzesi. Diamo un contributo al bisogno di rendere più efficace ed efficiente la gestione della giustizia abruzzese e rispondiamo al desiderio di alcuni lavoratori di rientrare nel mercato del lavoro ed essere socialmente utili. Siamo convinti che questo sia un modello da replicare e da rafforzare poiché ha visto l’intesa perfetta di tutti i soggetti coinvolti nella sua ideazione e attuazione”.
Il progetto sperimentale, promosso dalla Regione Abruzzo, dalla Corte di Appello, dalla Procura generale della Repubblica de L’Aquila, dalle Amministrazioni provinciali e dalle Organizzazioni sindacali, prevede un percorso integrato che consentirà agli Uffici giudiziari del territorio abruzzese di avvalersi, per un periodo di 12 mesi, delle prestazioni di lavoratori percettori di ammortizzatori sociali. Nel contempo si vuole dare la possibilità ai lavoratori espulsi dal processo produttivo di essere avviati in percorsi integrati di formazione, che consistono in un tirocinio formativo, all’interno degli Uffici giudiziari, finalizzato alla creazione di un contatto diretto tra il tirocinante ed il contesto lavorativo.
Destinatari del progetto sono i lavoratori residenti in Abruzzo, percettori di indennità di mobilità ordinaria o in deroga, in possesso dei requisiti professionali compatibili con le attività da svolgere.