A tal fine, si introducono tra le cause di diniego o revoca di detti titoli autorizzativi l’irregolarità contributiva e le gravi violazioni in materia fiscale e previdenziale, in conformità a quanto previsto dal nuovo Codice degli appalti.
La proposta, dunque, è finalizzata a migliorare il processo di gestione delle concessioni, mediante l’introduzione di strumenti di maggior garanzia per la Pubblica Amministrazione che, ad esempio, si vede non corrispondere tasse o imposte dal soggetto a cui la Regione concede lo sfruttamento della risorsa idrica, ma soprattutto a tutela di un bene comune della collettività quale è l’acqua.
Una misura equa che migliorerà i rapporti trilaterali tra la P.A. che affida il servizio, il soggetto gestore e l’Ente impositore’, dichiara in una nota il Consigliere della Regione Abruzzo Maurizio di Nicola.