Secondo l’analisi condotta da Claudio Carpentieri su dati del 2008, il peso dell’imposta regionale sulle attività produttive incide in Abruzzo per il 9.42 per cento sui redditi delle imprese e dei lavoratori autonomi, con oltre 311mila euro su un reddito medio di circa 3 milioni e mezzo. Un record assoluto, visto che la pressione media esercitata sulle imprese italiane è pari all’8,66 per cento. Complessivamente, l’insieme della tassazione applicata ai redditi delle imprese e dei professionisti abruzzesi (Irpef e relative addizionali, Ires, Irap) ammonta a circa il 35 per cento del reddito totale.
Abruzzo, insomma, protagonista di un vero e proprio caso nazionale, anche in considerazione del fatto che nelle altre regioni gravate dal debito della sanità, come Lazio, Campania e Molise, l’incidenza sul reddito di imprese e professionisti risulta comunque inferiore a quella abruzzese, con le prevedibili conseguenze negative sulla capacità delle imprese della nostra regione di competere sui diversi mercati.