“Un’ipotesi di questo tipo – si sostiene nella mozione- comporterebbe un grave danno all’ecosistema della montagna e il progressivo degrado dei sentieri che, invece, hanno bisogno di manutenzione da parte delle istituzioni e degli enti preposti”.
All’assemblea hanno preso parte anche il Presidente del Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, Antonio Carrara, il sindaco di Opi, Berardino Paglia e il Presidente della Comunità del Parco, Antonio Di Santo. Quest’ultimo, nel corso del suo intervento, ha sottolineato come il fenomeno dei cosiddetti “orsi confidenti”, ossia degli animali protetti che si avvicinano ai centri abitati in cerca di cibo, sia in aumento e come a questo aumento non abbia corrisposto fino ad oggi alcun grave episodio di intolleranza da parte dei cittadini.
“A dimostrazione – ha osservato – che per le popolazioni del parco la convivenza con la fauna protetta è diventata un fatto di assoluta consuetudine”. Antonio Carrara ha auspicato una maggiore collaborazione per il Cai, non solo per la tenuta dei sentieri del parco, ma anche “per un’azione volontaria di sorveglianza in considerazione della costante presenza sul territorio protetto degli escursionisti del Cai”.
Nella sua relazione il Presidente regionale, Falcone, ha illustrato le attività svolte nel corso del 2016 dalle 22 sezioni regionali, le azioni di solidarietà nei confronti delle popolazioni terremotate di Umbria e Marche, le proposte del Cai in materia di montagna nel confronto con la Regione Abruzzo ed ha messo in evidenza l’incremento del numero dei soci rispetto all’anno precedente.
All’assemblea hanno partecipato il consigliere nazionale, Eugenio di Marzio, il Presidente nazionale della commissione Tutela Ambiente Montano, Filippo Di Donato e i presidenti delle commissioni tecnico-operative.