li hanno scoperti, nel Chietino e nell’Aquilano, i Carabinieri del Nas di Pescara, che nelle ultime settimane stanno controllando i frantoi d’Abruzzo.
Chiuse le due strutture e sequestrati 8.500 chilogrammi di olio d’oliva. In particolare nel Chietino – un’azienda agricola con annesso frantoio – sono stati trovati sporco non rimosso da tempo, muffe, ragnatele.
Veniva prodotto e stoccato olio in un deposito risultato abusivo, peraltro non attuando il previsto sistema delle tracciabilità delle partite di olio prodotte. L’olio extra vergine, inoltre, veniva stoccato in contenitori di un materiale plastico privo di indicazioni e dichiarazioni circa l’idoneità all’uso alimentare.
Ne è scaturito il vincolo con divieto di movimentazione di 8.500 kg. Nell’azienda agricola, su provvedimento della Asl competente, è stata disposta la sospensione dell’attività di deposito.
In un piccolo centro dell’Aquilano, invece, i militari del Nas hanno scoperto un frantoio oleario abusivo, che operava in una struttura degli anni ’40, senza requisiti igienico sanitari, in ambienti peraltro sporchi e inidonei.
Il tutto, omettendo di attuare le procedure aziendali ai fini della tracciabilità delle partite di olio prodotte e senza rispettare le procedure di autocontrollo aziendale. L’attività, su provvedimento della Asl, è stata sospesa per la mancanza di registrazione e per le carenze igienico sanitarie riscontrate.