Sono queste le richieste contenute in una interpellanza a firma della consigliera regionale del Pd Marinella Sclocco inoltrata al Commissario alla Sanità e presidente della Giunta Regionale Gianni Chiodi.
“La legge quadro 125/2001 e le linee di indirizzo in materia” spiega la Sclocco “prevedono l’individuazione di posti letto ospedalieri per il trattamento di pazienti in fase acuta e una struttura residenziale per l’accoglienza ed il consolidamento dell’astinenza. Ad oggi non vi è niente di tutto questo, anzi si registra una migrazione nelle strutture extra-regionali con aggravio della spesa regionale”.
L’Ufficio regionale di coordinamento delle attività algologiche, dice ancora la consigliera regionale “è ad oggi inattivo e non si fa nulla per rendere omogenee le attività alcologiche dei servizi provinciali e dei vari Enti. Le associazioni di auto – mutuo aiuto per il recupero di alcolisti e familiari non ricevono nessuna forma di sostegno per il prosieguo delle loro attività, considerando, ad esempio, che l’associazione Alcolisti Anonimi di Pescara è senza sede da due anni ormai”.
In Abruzzo sono attivi solo due Servizi di Alcologia che registrano carenze
strutturali e di organico. Sono localizzati a Pescara e a Chieti, ma sono a rischio di smantellamento a causa della carenza di personale e dell’inadeguatezza delle strutture ospitanti.