Pescara. “Continua e perdura lo stato di totale abbandono e degrado dei vivai regionali che dopo la mie prese di posizione di quest’estate nulla è stato fatto mentre adesso il sistema vivaistico forestale regionale unitamente ai quindici mila ettari di bosco demaniale di proprietà della Regione Abruzzo rischiano seriamente di andare in malora ed in frantumi”.
Questo l’allarme sollevato dal Presidente della Commissione vigilanza e Consigliere regionale Mauro Febbo.
“Ormai – spiega Febbo – è un anno e mezzo che gli undici vivai regionali sono senza operai e quindi in uno stato di totale decadimento e deterioramento come lo sono, purtroppo, i bellissimi ed importanti vivai di Roccaraso e Feudozzo che in questi anni hanno rivestono un ruolo di fondamentale importanza per la tutela e la gestione della biodiversità forestale e vegetale per il settore ambientale e agricolo abruzzese.
I due vivai in questioni hanno annesse anche delle foresterie attrezzate che versano in uno stato di totale abbandono e rovina. È inconcepibile come questo governo regionale, per pura sciatteria, non riesca ad attribuire gli operai destinati ai vivai forestali regionali per il periodo stagionale giugno – novembre, da destinare alla loro manutenzione e organizzazione come già definito il 01/06/2016 con la DGR n.364, dove sono stati stanziati 200 mila euro per l’assunzione di personale a tempo determinato.
“Ad oggi – continua il Consigliere – purtroppo ancora non vengono sbloccate e messe a disposizioni le somme previste per l’anno 2016 con il paventato rischio di distruggere un patrimonio arborio, immobiliare e ambientale di immenso valore.
In questi anni i vivai hanno ricoperto per la Regione Abruzzo un ruolo fondamentale come la produzione di materiale di propagazione destinato alla realizzazione di rimboschimento, rinfoltimenti, recuperi ambientali, impianti di arboricoltura da legno, verde pubblico e privato e tartufaie; inoltre utili anche per produrre materiale vivaistico per le feste natalizie ma quest’anno questo non accadrà.
Pertanto – conclude Febbo – spero vivamente che si trovi immediatamente una soluzione allo stato di abbandono, incuria e trascuratezza in cui i vivai si trovano e si concluda rapidamente il lavoro avviato di riordino dei vivai regionali prima di causare un danno irreparabile”.