Era iIl primo ottobre 2010 quando il presidente Chiodi annunciava in pompa magna la sottoscrizione della Regione di un protocollo d’intesa con la Banca Centrale Europea per un totale di 300milioni di euro in favore delle quattro città capoluogo di provincia attraverso l’attuazione del programma d’investimento europeo Jessica. “Le condizioni necessarie e sufficienti per attuare questo programma non sussistono”, riferisce oggi la Sclocco, dopo i lavori odierni delle commissioni permanenti, “innanzitutto, ho appreso che il comitato di pilotaggio previsto nel protocollo per l’attuazione di tutti i contenuti li presenti non è stato mai costituito, cosa ancora più grave che non esistono accordi ne protocolli coi Sindaci delle città e che il contributo iniziale di 30milioni di cui si legge non è stato rintracciato. Ad esempio così come da noi annunciato, su Pescara, il contributo iniziale a cui faceva riferimento il presidente Chiodi riconduceva ai fondi Pisu, soldi che il Comune di Pescara aveva già impegnati e utilizzati nel 2009 con la delibera di Consiglio comunale n°48 del 7 aprile 2009”.
Ad accrescere le preoccupazioni della consigliera Pd, “Non in ultimo, la notizia che il Comune de L’Aquila abbia manifestato delle perplessità sull’intero progetto: se è vero quanto mi viene riferito da funzionari tecnici,secondo i quali con la rinuncia di un solo dei quattro comuni il programma non potrà essere attuato, la Bei non investirà attraverso Jessica in Abruzzo.” E’ mancato, però, il confronto diretto e la chiarezza sul punto del direttore Affari della presidenza della Regione, Antonio Sorgi: “neanche dopo un’attesa di sei mesi e tre assenze ha voluto essere presente oggi in commissione”, critica Marinella Sclocco, “Devo dedurre per l’imbarazzo che presumibilmente avrebbe provato nel dover dichiarare in quella sede, che quelle risorse economiche, tanto annunciate in conferenza stampa il primo ottobre dell’anno scorso, e ribadite nel documento dell’Accordo di Programma tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Abruzzo, firmato il 21 aprile scorso, non arriveranno,” conclude.
Daniele Galli