Pescara. I sindacati, Cgil Fp, Uil Fp e Fp Cisl, hanno proclamato lo stato di agitazione del personale delle Province di Chieti, Pescara, L Aquila e Teramo in attesa del passaggio alla Regione Abruzzo.
“Constatato il perdurare della mancata attuazione della legge regionale 32-2015, per il riordino delle funzioni amministrative delle Province in attuazione della legge 56-2014, nonostante la definitiva firma degli accordi avvenuta il 5 settembre 2016, a cui doveva seguire il transito delle funzioni e del personale a partire dal 1 ottobre 2016 comunicano l’inizio dello stato di agitazione del personale”, hanno dichiarato Rita Candeloro, Cgil Fp; Vincenzo Traniello, Cisl Fp; Giuseppe De Angelis, Uil Fpl.
Secondo i sindacati “la giunta regionale non ha ancora emanato gli atti formali di recepimento dell’intesa raggiunta in sede di Osservatorio regionale e sottoscritta il 5 settembre 2016 tra Regione e singole Province abruzzesi. L’intesa era accompagnata da un dettagliato elenco nominativo di personale, comprensivo di una quota pari al 15%. Il ritardo accumulato crea danno ai singoli lavoratori, in sospeso tra due enti, e blocca la fase successiva prevista dal dipartimento nazionale Funzione Pubblica, impedendo anche la mobilità nei confronti dei comuni iscritti in piattaforma nazionale.
Candeloro, Traniello e De Angelis hanno richiesto al Prefetto dell’Aquila, a norma della Legge 146/1990 e delle norme contrattuali di comparto in materia, la convocazione delle parti per esperire la procedura di raffreddamento dei conflitti.