trattandosi di “una riforma pasticciata e confusa, che con il nuovo titolo V accresce a dismisura i poteri dello Stato a discapito delle Regioni e delle autonomie territoriali”.
“Una riforma costituzionale che non supera il bicameralismo”, spiega ancora la nota. “Inoltre, il combinato disposto Italicum-riforma porta di fatto a un sistema presidenziale senza i giusti contrappesi”.
“L’Udc è favorevole a riaprire una discussione seria e approfondita sul tema delle riforme costituzionali: riteniamo che questa riforma debba essere riformata”.
Nel corso del Coordinamento regionale, che si è svolto alla presenza di tutti i coordinatori provinciali UDC dell’Abruzzo, è stato deciso, infine, che proprio allo scopo di spiegare all’elettorato le ragioni del ‘no’ al referendum nei primi giorni del mese di novembre si svolgerà a L’Aquila una prima Assemblea pubblica ,alla quale parteciperanno anche esponenti nazionali del partito.
L’organizzazione dell’iniziativa è stata affidata ai responsabili dei Giovani UDC, guidati dal coordinatore regionale Riccardo Cicchetti e dal suo vice Alessandro Romano.