“Venerdì incontrerò Giuliante per capire se ci sono i presupposti affinché il rapporto di fiducia tra noi continui o meno”. E’ il senso delle parole del presidente Gianni Chiodi, il giorno dopo la “bufera”, che ieri lo ha visto “costretto” a ritirare le deleghe conferite solo qualche mese al quasi ex assessore alla Protezione Civile, Gianfranco Giuliante.
L’atteso faccia a faccia chiarificatore è previsto per il prossimo venerdì. “Se capisco bene quello che voleva dire è bene e si può ristabilire un rapporto fiduciario fondamentale quando due devono lavorare gomito a gomito. Se così non dovesse essere trarremo le conseguenze. Ma ieri mi sembra che ci sia stata una precisazione di Giuliante che va nel senso giusto. Ma voglio capire il contesto”.
A pesare come un macigno sono le dichiarazioni che Giuliante avrebbe rilasciato a margine di una conferenza stampa sulla sanità, subito dopo smentite, ma confermate da un video pubblicato dal sito Abruzzo24ore.tv.
“L’operazione Sant’Omero” avrebbe detto l’assessore “è una presa in giro ai danni della città de L’Aquila, che somma interessi spicci del rettore, Ferdinando di Orio, e della preside di Medicina, Maria Grazia Cifone, alle necessità dell’ospedale teramano. Devono dimettersi”. E poi ha aggiunto: “Con questa mossa la preside Cifone si è ingraziata anche la politica che conta, che oggi è quella di sponda teramana. È evidente che oggi tutto ciò che dispiace a L’Aquila fa piacere a Teramo e a Chiodi”.
”Ieri sera ci siamo visti per cercare di comporre la questione” ha detto il vice coordinatore del Pdl, Fabrizio Di Stefano. ”Per il bene della Regione Abruzzo nella riunione di venerdì troveremo il per recuperare la situazione”.