Nel provvedimento è contenuta anche la bozza di istanza motivata che sarà trasmessa al Ministero delle infrastrutture e trasporti.
‘E’ obiettivo comune delle due Regioni – si legge nella lettera d’intenti – sviluppare, potenziare e razionalizzare il sistema di interrelazione e scambio tra le stesse, con particolare riferimento alla mobilità delle persone e delle merci.
In particolare è interesse delle due Regioni creare un corridoio merci Civitavecchia-Pescara-Ortona, in relazione al mutato contesto socio-economico, politico e culturale dei Balcani, oltre alla crescita degli scambi Italia-Mediterraneo, in particolare con l’Europa occidentale, la Turchia e l’est Europa’.
Il documento sottolinea come l’annessione dei porti abruzzesi all’Autorità Portuale di Civitavecchia, consentirebbe di arrivare alla creazione del tanto auspicato collegamento tra il Tirreno e l’Adriatico, con positive ricadute non solo per l’efficienza della rete trasportistica nazionale (con la diminuzione dei tempi di percorrenza e delle distanze), ma anche sotto il profilo ambientale, riducendo le emissioni di anidride carbonica in atmosfera.
Va poi considerato che oggi, Roma e Pescara sono già collegate da una linea ferroviaria e da un’autostrada, che permetterebbero di pianificare strategie di trasporto in una logica di intermodalità.
‘Prosegue il lavoro – commenta Camillo D’Alessandro, consigliere delegato ai trasporti – che nei nostri intenti dovrà portare alla modifica dell’attuale assetto del sistema delle Autorità Portuali.
La delibera di oggi è conseguenza del contenuto del decreto di riforma, in vigore dal primo agosto scorso, che consente alle Regioni, su istanza motivata e previa intesa con l’altra Regione interessata (nel nostro caso il Lazio), di aderire a una diversa Autorità Portuale.
Già lo scorso febbraio sottoscrivemmo la lettera d’intenti con la Regione Lazio, cui è seguito il dossier motivante le ragioni di ‘un’autorità di collegamento trasversale tra i due mari’, nell’interesse non solo di Abruzzo e Lazio, ma dell’intero Paese. Ora ci attende un ulteriore lavoro, prima di poter dire di aver centrato l’obiettivo, che passa attraverso la Conferenza delle Regioni e il Ministero’.