E’ quanto emerge da uno studio dell’Osservatorio regionale sul Costo del Credito, composto da Caritas Italiana e Fondazione culturale Responsabilità etica, secondo cui sulle famiglie abruzzesi e molisane gravano “le conseguenze del terremoto”, che si sono aggiunte agli effetti della pesante crisi economica globale.
Nello studio, i dati di Abruzzo e Molise risultano accomunati in un’unica percentuale ed evidenziano che, al mese di marzo 2010, 93 famiglie hanno acceso un mutuo e 80 hanno firmato un contratto d’affitto. In media, l’importo del finanziamento è pari a 69.634 euro, con un tasso di interesse del 6,11 per cento ed una durata di 15 anni.
In questa prospettiva, e in base alla localizzazione territoriale, le famiglie maggiormente “a rischio” abitano in Abruzzo e Molise, appunto, ma anche in Liguria, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna.
La rata del mutuo incide di circa il 20 per cento sul reddito medio di un abruzzese e, rispetto al 2007, quando la percentuale delle famiglie a rischio era pari al 23,6 per cento, nel 2010 si è registrato un sostanziale incremento, che ha visto crescere la percentuale fino al 29,2 per cento.