“Come è noto”, sottolinea l’assessore alla caccia, Dino Pepe, ” finora sul gravame è stato adottato, in via monocratica e senza ascoltare le parti, un decreto dal Presidente del TAR del 9 settembre, che sospende il prelievo di alcune specie programmato per settembre fino alla camera di consiglio, convocata per il 28 settembre.
La Regione, si sta costituendo in giudizio esponendo le ragioni in base alle quali, a suo avviso, le censure mosse sono prive di fondamento.
Auspichiamo che nella giornata del 28, oltre alla decisione, il TAR renda note subito anche le motivazioni di essa.
In ogni caso, saremo pronti a recepire gli esiti della decisione della magistratura amministrativa con la velocità necessaria ad assicurare che la stagione venatoria possa partire immediatamente dopo il pronunciamento in una cornice di assoluta legittimità, a tutela delle attese non solo dei cacciatori abruzzesi, ma anche degli agricoltori e dei cittadini in genere, sempre più preoccupati dalla invadente e dannosa presenza dei cinghiali tra le coltivazioni e sulle strade”.