Il risultato diventa particolarmente rilevante, sottolinea il senatore Pd, alla luce delle “dichiarazioni sconcertanti rilasciate ieri dal commissario Chiodi: se è vero che ha in cassa 1,7 miliardi di euro, deve dire perché non li spende, essendo munito di poteri commissariali straordinari”. Chiodi, sostiene Legnini, “pur di tutelare il governo continua a prendersela con i sindaci, che da due anni sono in trincea tra mille difficoltà. Continua a non dire una parola sul fatto che se non riesce a spendere le risorse, vuol dire che è la struttura della governance, da lui presieduta, a non funzionare, che è la legge sulla ricostruzione che non funziona. Chi è che ha perso il tempo prezioso alle nostre spalle, come va denunciando non da oggi Massimo Cialente?”
Legnini torna a chiedere “se Chiodi vuole o no una nuova legge sulla ricostruzione che contempli tempi, procedure e risorse certe per avviare finalmente la ricostruzione pesante e la ripresa dell’economia e dell’occupazione: noi la riteniamo essenziale, è per questo ci batteremo in Parlamento. Ma sarà difficile ottenere risultati se l’unica preoccupazione di Chiodi e del centrodestra abruzzese continua ad essere quella di tutelare il governo Berlusconi”.