Nel pomeriggio, il vicepresidente della Giunta regionale, Giovanni Lolli, ha insediato il Comitato di Pilotaggio della Carta, strumento di sviluppo sostenibile che la Regione Abruzzo ha condiviso con il mondo delle imprese, della ricerca e dell’innovazione.
“Con l’insediamento del Comitato di Pilotaggio rispettiamo i tempi che c’eravamo dati quando abbiamo presentato la Carta di Pescara – esordisce il vicepresidente Lolli -.
Il Comitato è l’anima di questo documento, nel senso che dovrà indicare di concerto con le imprese, nel rispetto di quel metodo partecipativo che ha dato vita alla Carta stessa, i criteri premianti di sostenibilità ambientale, sociale ed economica in tema di sviluppo sostenibile. Ma dovrà anche consolidare con le imprese e il mondo della ricerca quel confronto necessario per migliorare e implementare la Carta stessa”.
Il Comitato insediato oggi è presieduto dal direttore generale della Regione, Cristina Gerardis e composto da direttore del Dipartimento Lavoro e Sviluppo economico, dai direttori dei Dipartimenti interessati, da un rappresentante dell’Università, del sindacato e delle imprese per ognuno dei cinque domini tecnologici.
Tra i compiti principali figurano: la scelta dei requisiti di sostenibilità premianti e necessari per aderire alla Carta, prevedendo un’adesione “base” ed una “avanzata”; le modalità di funzionamento di due tavoli di lavoro permanenti per il confronto tra la Regione ed il sistema della ricerca e delle imprese: “Energia e gestione degli impatti ambientali” e “Ricerca, trasferimento tecnologico, innovazione e Capitale umano”.
“Il Comitato sarà operativo – preannuncia il direttore generale Cristina Gerardis – con decisioni concordate da calare nella cornice normativa e regolamentare della Carta”.
L’organismo “dovrà poi avviare la progettazione del Premio annuale dell’Industria sostenibile e la Fiera biennale dell’Industria sostenibile, manifestazioni volute dal Vicepresidente Loli per far entrare l’idea di sviluppo sostenibile nel quotidiano delle imprese e dei cittadini”.
Entro giugno 2017, si dovrà portare a compimento il censimento delle strutture e dei laboratori di ricerca e la conseguente mappatura dei risultati delle ricerca su cui basare il trasferimento tecnologico.
Il Comitato sarà il raccordo tra la componente politica e quella delle imprese e della ricerca, ma anche l’organismo che dovrà indicare le criticità evidenziate dalla Carta e proporre eventuali elementi correttivi.