L’Aquila. Si svolge oggi 7 e domani 8 settembre all’Aquila (Baco da Seta, località Centi Colella) il 21esimo meeting del Comitato di Controllo (Joint Monitoring Committee, JMC) del Programma di cooperazione transfrontaliera Adriatic IPA, al quale prenderanno parte oltre venti rappresentanti provenienti dagli 8 Paesi coinvolti e rappresentanti della Commissione Europea.
Nell’agenda predisposta dall’Autorità di Gestione, Paola Di Salvatore sono stati inseriti temi tecnici – come il piano finanziario, il piano di comunicazione e le procedure di chiusura delle attività del Programma – e altri di grande impatto socio-economico come la valutazione dello stato di avanzamento dei progetti di capitalizzazione, che rappresentano il primo piano di azione tecnica dell’EUSAIR (l?importante strategia per l’area Adriatico-Ionica) e le possibili azioni in favore dei rifugiati, entrambi finanziati con il recupero delle somme non spese.
I delegati di Albania, Bosnia Erzegovina, Croazia, Grecia, Italia, Montenegro e Slovenia sono chiamati dunque ad affrontare argomenti fondamentali per garantire la prosecuzione dell’efficiente lavoro svolto negli ultimi tre anni dall’Autorità di Gestione e dal Segretariato Tecnico.
A questo proposito si inserisce, tra le altre, la presenza al JMC dell’Aquila di Vicente Rodriguez-Saez, rapporteur del Programma Adriatic IPA per conto della DG Regio della Commissione Europea. IPA è l’acronimo di Instrument for Pre-Accession Assistance, strumenti di assistenza per i paesi candidati o potenziali candidati all’adesione all’UE, mentre CBC (cross-border cooperation) traduce l’obiettivo di cooperazione transfrontaliera tra gli Stati che affacciano sull’Adriatico.
I progetti finanziati puntano a favorire la competitività internazionale delle destinazioni turistiche e la loro sostenibilità anche attraverso il miglioramento della qualità dei prodotti tipici; la promozione del patrimonio culturale; lo sviluppo di sistemi integrati per le aree costiere; la sostenibilità della gestione dei rifiuti; le strategie di prevenzione dei rischi la gestione delle emergenze; e la gestione sostenibile delle risorse naturali attraverso la prevenzione degli incendi boschivi; studi e ottimizzazione sulla gestione sostenibile delle acque e la gestione coordinata e innovativa delle attività di pesca per la difesa del mare e delle coste e volte a ridurre l’inquinamento del mare Adriatico.