Pescara. Trasporto pubblico locale con i giorni contati: il mandante dell’esecuzione è la Finanziaria, che ha fissato al 31 marzo la scadenza delle concessioni attualmente in essere per la gestione dei trasporti su gomma e su ferro; ma per il Pd il boia è la Regione, che vacilla inspiegabilmente dopo aver proposto una proroga al 30 giugno, poi scartata dal Governo con il Milleproroge. Mossa dubbia che induce l’opposizione a pensare ad un ‘omicidio premeditato’.
Si sapeva da tempo, già dalla presentazione della legge Finanziaria che al 31 marzo sarebbero scaduti i termini delle concessioni regionali e comunali per la gestione del trasporto pubblico locale in tutta Italia; stop alle gestioni in house del trasporto su gomma e su rotaia e passaggio alla concessione in gara d’appalto, ma la Regione Abruzzo cercò la soluzione attraverso la richiesta di una proroga al 30 giugno, riservandosi di avviare le procedure per la programmazione e il riordino del sistema entro il 30 aprile. Fu allora che il Pd presentò 4 emendamenti alla finanziaria, tra i quali la proposta, bocciata dalla Giunta Chiodi, di accelerare i tempi per l’assegnazione dei bandi e della gara di appalto per la gestione “post-ultimatum”. Denunce mosse oggi in conferenza stampa dal gruppo regionale del Pd, con il capogruppo Camillo D’Alessandro, i consiglieri Ruffini, Sclocco, D’Amico, Di Luca e il responsabile ai trasporti, nonché ex vicepresidente Arpa, Antonio Sposetti. “C’è il serio rischio che dal primo aprile le grandi aziende di trasporto pubblico, come Arpa e Sangritana fermino le corse”, tuonano in coro in conferenza stampa, “poiché non si è provveduto alla procedura per gli appalti”. “L’Abruzzo si prepara a rimanere a piedi”, ironizza D’Alessandro, “dopo i tagli al sociale, alla sanità e a servizi essenziali, ora anche il trasporto pubblico. Le assicurazioni politiche non bastano: prepariamoci ad uno stravolgimento totale della mobilità abruzzese, con migliaia di pendolari, studenti e anziani costretti a rinunciare alle corse degli autobus pubblici”.
Questo, allorché non si decida di avallare la proposta enunciata da Sposetti: “ricorrere all’articolo 5 del Regolamento 1370 del 2007 della Comunità europea, il quale prevede che in situazioni di pericolo imminente di interruzione di un servizio pubblico, le autorità competenti possano assumere provvedimenti di emergenza quali l’aggiudicazione, la proroga o l’imposizione a fornire determinati servizi pubblici”. La Regione pare propendere, invece, per la speranza di una proroga al 31 dicembre, che arriverebbe solo su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri: una proroga al Milleproroghe. Di riflesso, il Pd propende per il dubbio: “Possibile che a 10 giorni dallo stop al trasporto pubblico locale, Chiodi e l’assessore Morra non si siano assunti il dovere di provvedere ad una soluzione? Possibile che soli due mesi fa, quando fu redatto il Milleproproghe, nessuno si sia accorto dell’urgenza, limitandosi a prorogare lo stop del tpl a fine marzo?O forse si vuole portare la situazione di emergenza per far subentrare un potere discrezionale?”, prosegue a valanga D’Alessandro.
E la polemica si estende a quella promessa di riforma dei trasporti fatta da Chiodi al suo insediamento: “Due anni fa, Chiodi si presentò alla Regione con uno studio fatta dalla Kpmg sulla fusioni del sistema trasporti e sulla divisione del trasporto su gomma da quello su rotaia; dopo due anni non abbiamo né la riforma, né le gare di appalto per la nuova gestione: dove stanno portando la politica regionale del trasporto pubblico?”, si interroga e conclude il capogruppo Pd.
Morra: “nessuna interruzione del Trasporto Pubblico Locale”. L’assessore regionale ai Trasporti Giandonato Morra replica ai consiglieri del Partito Democratico in merito alle problematiche riguardanti il Tpl (trasporto pubblico locale). “Il PD sa benissimo – precisa l’assessore Morra – che tutti gli assessori ai trasporti delle Regioni d’Italia avevano chiesto, in occasione dell’emanazione del D.L. n.225/2010, la proroga dei termini in materia di trasporto pubblico locale, in quanto dalla situazione di incertezza determinata dalle pesanti riduzioni finanziarie operate dal Dl di stabilizzazione (cd.Tremonti), scaturiva l’impossibilità di individuare risorse per il trasporto pubblico locale certe, e questo non consentiva nei fatti una pianificazione del sistema dei trasporti. Quando è stata approvata la norma regionale – aggiunge l’assessore Morra – era ancora in discussione l’emendamento al Mille Proroghe che prevedeva uno slittamento dei termini al 30 giugno 2011. In questo caso il Governo ha uniformato le proroghe di termini, assoggettandole alla medesima disciplina che prevede una proroga per via legislativa fino al 31 marzo, ed una eventuale altra proroga per via amministrativa fino al 31 dicembre 2011. Allo stato attuale le Regioni hanno richiesto la disponibilità del tempo tecnico di nove mesi per concludere i procedimenti di evidenza pubblica, a decorrere dalla data in cui ristabilita la fiscalizzazione delle predette risorse, il quadro finanziario si presenterà chiaro e definito; e in questo caso il provvedimento dovrebbe essere assunto nei prossimi giorni”. “In ultima analisi, per quel che concerne le condizioni del settore trasporti – ha spiegato ancora l’assessore ai Trasporti – posso assicurare e ribadire che in ogni caso il servizio non sarà assolutamente interrotto, in quanto la normativa consente la prosecuzione dello stesso fino all’espletamento delle gare. L’affermazione del capogruppo D’Alessandro, che parla di emergenza per avere mani libere – conclude l’assessore Morra – non è degna di risposta”.
Daniele Galli