Pescara. “Il Presidente della Regione Abruzzo oggi con una conferenza stampa ha annunciato quella che ha definito ‘una nomina storica’, quella di un architetto abruzzese nel Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Per la prima volta un abruzzese, secondo D’Alfonso, entra nell’organismo. Ricordo che la Conferenza unificata Stato-Regioni ne designa cinque, secondo il dpr 204 del 2006, ‘scelti tra soggetti in possesso di specifiche qualità tecniche, corrispondenti alla importanza ed alla delicatezza delle funzioni del Consiglio superiore'”.
Lo ha dichiarato Maurizio Acerbo, ex consigliere regionale e appartenente alla segreteria nazionale di PRC-SE, che “cercando di capire in rete chi sia questo illustre nominato scopro che si tratta di un testimone o perito di parte in uno dei processi che han visto protagonista Luciano D’Alfonso, in particolare la sua testimonianza fu relativa alla costruzione della villa del presidente a Manoppello. Secondo un sito internet l’architetto riferì di essere stato ‘nel cantiere una dozzina di volte con D’Alfonso per dargli consigli in merito alle soluzioni architettoniche per le finiture e se gli potevo stilare dei cronoprogrammi di lavoro per verificare tempistiche’. Non so se questa familiarità col presidente possa rientrare tra le ‘specifiche qualità tecniche’ che possano giustificare la nomina da parte della Conferenza Unificata. Spero che ci siano altri titoli di merito ‘corrispondenti alla importanza ed alla delicatezza delle funzioni del Consiglio superiore’. Bisognerebbe chiederlo agli altri colleghi presidenti che D’Alfonso ha ringraziato e in particolare al capo della Conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, al ministro degli Affari regionali Enrico Costa e al suo capo dipartimento Antonio Naddeo che sono stati espressamente citati nei ringraziamenti”. Confido che i compagni di Sinistra Italiana che governano in Abruzzo con D’Alfonso presenteranno un’interrogazione parlamentare per chiedere delucidazioni.
Secondo Acerbo “a questo architetto non saranno probabilmente mancati nel corso degli anni gli incarichi professionali da parte di enti pubblici, come casualmente accade agli amici di D’Alfonso, ma non pare la meritocrazia elemento determinante nella scelta. Dato il rapporto con D’Alfonso non so se questa nomina gioverà all’Abruzzo, visto il ruolo che sta svolgendo il presidente di sponsorizzazione di progetti al di fuori della programmazione regionale come quello autostradale di Toto”, conclude l’ex consigliere regionale.