“Diamo inizio ad un percorso riformatore nel settore della formazione” ha commentato Gatti “che si pone l’obiettivo di risolvere gli enormi problemi di tenuta finanziaria e di scarsa qualità dei servizi ereditati dalle passate gestioni della Fondazione e della Associazione CIAPI. Quando ci siamo insediati abbiamo trovato una situazione devastante. Oltre all’oggettiva impossibilità di fare fronte agli ordinari adempimenti gestionali, questi due soggetti giuridici quotidianamente aggravavano il loro debito senza garantire alcun futuro lavorativo al proprio personale. Al termine di un percorso complesso di gestione commissariale e grazie ad una intensa collaborazione con le parti sociali oggi possiamo dire di avere scelto insieme la strada per sbrogliare questa intricatissima matassa giuridica. Siamo fiduciosi di preservare tutti i posti di lavoro e di rendere, a breve, economicamente sostenibile la scelta della Regione di offrire con una propria società servizi formativi di qualità”.
La Regione Abruzzo ha deciso, dunque, di rilanciare il settore della formazione professionale. E per questo ha innanzitutto preso atto del mancato riconoscimento giuridico della Fondazione CIAPI, avviando le procedure di scioglimento dell’Associazione e ha scelto di dotarsi, in breve tempo, di un nuovo e più efficace strumento per l’erogazione dei servizi di formazione. Prende, così, il via il percorso giuridico amministrativo finalizzato alla creazione di un nuovo soggetto giuridico operante nel settore della formazione professionale e delle politiche attive del lavoro. Nelle prossime settimane, gli uffici dell’assessorato regionale al Lavoro presenteranno un disegno di legge regionale che, tenuto anche conto dell’assetto delle funzioni amministrative tra i diversi livelli di governo, individui le modalità attraverso le quali la Regione Abruzzo organizzerà interventi in materia di formazione professionale, favorendo la ricollocazione delle posizioni lavorative interessate dal presente riordino. L’Associazione CIAPI garantirà la prosecuzione delle attività formative in corso di svolgimento per non procurare alcun danno agli obiettivi formativi dell’utenza interessata.
Il commento del vice sindaco Bruno Di Paolo. “Le recenti dichiarazioni dell’assessore regionale alla Formazione Paolo Gatti, sull’imminente chiusura del Ciapi, lo storico campus internazionale per la formazione professionale, non devono essere un’occasione per spogliare ulteriormente la città di Chieti che ha ospitato questo importante ente fin dal 1968 dando lavoro a tante persone, che adesso hanno davanti a loro un futuro incerto, e ospitando migliaia di allievi. Comprendo bene e condivido pienamente le ragioni alla base della scelta operata da parte della giunta regionale per porre fine a una situazione economica drammatica e ben venga lo scioglimento del Ciapi a patto che non ne risultino danneggiati in primo luogo i lavoratori e in seconda istanza la stessa città di Chieti che, a mio avviso, deve rimanere anche nel prossimo futuro la sede designata per ospitare la nascita del nuovo strumento di erogazione dei servizi di formazione cui lo stesso assessore Gatti fa riferimento nelle sue dichiarazioni. Pertanto, invito l’assessore a Gatti a comunicare con immediatezza quale sarà il futuro dell’attuale struttura previsto dalla Regione. Invito anche l’assessore Regionale Mauro Febbo, come più volte ha fatto in passato, a difendere le esigenze della sua città perché sono certo che condividerà pienamente il mio punto di vista sulla questione Ciapi, una struttura che, seppur ormai pesantemente indebitata, è stata per molti anni un vero fiore all’occhiello del nostro territorio e che ha portato il nome della città di Chieti in giro per il mondo ed erogando servizi che hanno interessato oltre 30.000 allievi”.