Con questa finalità, la Giunta regionale ha approvato oggi, su proposta del Presidente Luciano D’Alfonso, uno schema di convenzione con l’Università di Teramo per l’ammissione dei dipendenti regionali ai corsi di dottorato di ricerca nelle seguenti discipline: processi di armonizzazione del diritto tra storia e sistema; storia dell’Europa dal medioevo all’età contemporanea; governo dell’impresa.
“La formazione costituisce una fondamentale leva strategica per l’evoluzione professionale”, ha commentato D’Alfonso, “circostanza che contribuisce alla realizzazione di obiettivi prioritari di cambiamento e di consolidamento della cultura gestionale improntata al risultato”.
L’iniziativa adottata oggi dalla Giunta è in accordo con quanto stabilisce la legge regionale in materia di organizzazione e rapporti di lavoro, la quale pone la formazione quale strumento strategico per attuare nell’Ente Regione una politica di sviluppo delle risorse umane, al fine di contribuire allo sviluppo della cultura della pubblica amministrazione.
Potranno essere ammessi al corso di dottorato nove dipendenti regionali – in numero di tre per ciascuna disciplina – in possesso di diploma di laurea magistrale, specialistica o vecchio che dovranno risultati idonei a seguito di una specifica procedura concorsuale.
La Convenzione, che sarà sottoscritta dal Luciano D’Alfonso e dal Rettore della UniTe, Luciano D’Amico, si applica al personale della Regione Abruzzo appartenente alle categorie C, D e qualifiche superiori. Ai fini della frequenza del dottorato e del conseguimento del titolo, il personale della Regione Abruzzo che fruisce della presente convenzione, è sottoposto a quanto disposto per gli studenti dal regolamento di dottorato di ateneo.
La Regione Abruzzo è impegnata ad assicurare le condizioni necessarie a completare la frequenza del dottorato di ricerca per l’intero triennio. Nessun onere finanziario, diretto o indiretto, sarà a carico della Regione Abruzzo.