All’incontro con i giornalisti, a cui ha preso parte anche il sindaco di Chieti Umberto Di Primio, erano presenti il presidente di Orogel Fresco (capofila del raggruppamento di imprese che ha materialmente distribuito la frutta nelle scuole), Giuseppe Maldini, il direttore di Alimos (cooperativa che ha progettato le misure di accompagnamento), Massimo Brusaporci, e l’assessore comunale all’Infanzia, Giuseppe Giampietro oltre alla direttrice dell’isitituto teatino Doralice De Nobili.
“E’ importante che le Istituzioni indirizzino i bambini, per il tramite della scuola, verso una corretta educazione alimentare” ha detto Febbo “e in primis verso la conoscenza dei prodotti dell’agricoltura. In questo caso, parliamo di prodotti ortofrutticoli e di frutta e verdura in particolare. Purtroppo, a differenza delle generazioni precedenti, i nostri ragazzi hanno perso il contatto con l’universo che un tempo veniva definito genericamente campagna mentre su altri temi, come ad esempio, la raccolta differenziata sono più sensibili. Perciò, occorre recuperare assolutamente questo gap ed iniziative del genere, non trascurando neppure l’aspetto prettamente ludico, vanno proprio in questa direzione”.
Tra le misure di accompagnamento previste dal progetto, in Abruzzo sono state organizzate 22 giornate a tema, 44 visite in fattoria e sono stati attivati 265 orti e laboratori didattici.
“Esprimo grande soddisfazione – ha dichiarato il Sindaco Di Primio – per l’iniziativa che l’Assessore Regionale alle Politiche Agricole, Mauro Febbo, ha voluto portare nella nostra Città scegliendo questa scuola, una delle più vivaci per proposte legate ad attività extradidattiche, come sede per la presentazione del progetto “Frutta nelle Scuola”, programma gestito dal Ministero delle Politiche Agricole e promosso dall’Unione Europea, volto alla diffusione dell’educazione alimentare. Da anni le Scuole Primarie di Chieti lavorano per insegnare ed incentivare nei bambini una sana e corretta alimentazione, il rispetto per l’ambiente, fondamentali per fare crescere degli adulti consapevoli. Nel contempo, iniziative come questa focalizzano l’attenzione sui prodotti del territorio facendo del recupero delle nostre tradizioni un elemento di carattere culturale”.