Pescara. “I nuovi imprenditori agricoli non hanno proprio futuro e pace. Arriva infatti l’ulteriore ed ennesima proroga (e sono tre) per il bando del Programma di Sviluppo Rurale inerente il primo insediamento facendo slittare al 31 agosto la scadenza della presentazione delle domande.
Un rinvio che nasconde ben altro: le poche richieste pervenute, rispetto alle attese, per colpa di un bando strutturato e concepito male come ampiamente anticipato”.
Questo è il commento del Presidente della Commissione vigilanza e Consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea “le tante difficoltà e le numerosissime rinunce da parte dei giovani imprenditori sono dettate sia dalla modalità di spesa (in precedenza era un contributo ora bisogna spendere e documentare la spesa) sia dalle garanzie richieste oltre che dai criteri farraginosi inseriti nell’avviso.
Ma anche questa proroga certificherà il numero ridottissimo di domande e quindi il ricambio generazionale necessario al sistema rurale subirà una brusca frenata, con gravi conseguenze sul già fragile equilibrio socio territoriale”.
“Inoltre – aggiunge Febbo – dopo il ritardo accumulato per l’approvazione del nuovo PSR 2014/2020 adesso si rischia seriamente di far passare anche tutto il 2016 visto che l’11 agosto scatta per tutte le amministrazioni pubbliche la gestione totalmente dematerializzata dei documenti, ossia l’utilizzo solo del supporto informatico.
Pertanto si prevedono ulteriori proroghe creando disagio e scoraggiamento tra i tanti giovani che hanno intenzione di insediarsi nel mondo agricolo. Tutto questo mentre aspettiamo le Misure strutturali del PSR cioè le vere e sostanziali risorse al mondo primario attese dalle migliaia di aziende abruzzesi.
Dopo due anni e mezzo assistiamo inesorabilmente a un Programma di Sviluppo Rurale che stenta a partire e rispondere alle reali esigenze del mondo rurale.
Sono convinto che molti giovani – conclude Febbo – davanti al muro insormontabile della burocrazia e della inefficienza innalzato da questo governo regionale rinunceranno ai propri sogni e aspettative di diventare gli imprenditori del futuro, per questo auspico che si proceda a un cambio di rotta”.