La Giunta regionale ha approvato all’unanimità la riforma dei consorzi industriali. Ad annunciarlo è l’assessore allo Sviluppo economico, Alfredo Castiglione, al termine della seduta dell’Esecutivo. “Comincia ora l’esame nella IV Commissione consiliare” ha detto Castiglione “e mi auguro che l’iter si possa concludere entro maggio, data di scadenza dei commissari. Spero si possa evitare l’ennesima proroga commissariale, nelle more di approvazione di questa riforma che, per il bene dell’Abruzzo, dovrebbe concludere positivamente il suo percorso”.
Secondo l’Assessore “la riforma delinea la nuova geografia economico industriale della regione, che passa necessariamente attraverso la nascita dei poli di innovazione e delle reti di impresa. Occorre dunque accelerare il processo di cambiamento, anche stimolati dai segnali positivi che arrivano dal Cresa. A maggior ragione è necessario cominciare a dare le giuste risposte ai problemi di involuzione economica e crisi strutturale che tutti lamentano. Abbiamo accettato la sfida di porre l’impresa e le associazioni di categoria al centro della nuova programmazione industriale, prova ne sono gli obiettivi di ricerca, innovazione e i bandi comunitari Por-Fesr”.
La riforma dei consorzi industriali varata dall’Esecutivo prevede un unico ente pubblico economico chiamato a fornire i servizi alle imprese e costituito tramite fusione dei consorzi industriali esistenti. Secondo la legge di riforma, la Regione avrà come competenza esclusiva la programmazione, con particolare riferimento all’elaborazione e attuazione delle politiche per lo sviluppo, al supporto della ricerca e dell’innovazione, allo sviluppo e alla commercializzazione e internazionalizzazione, mentre la pianificazione delle aree produttive sarà di competenza delle Province e dei Comuni, in funzione della programmazione regionale. Ma il punto più importante della legge è garantire l’erogazione di servizi alle imprese. In particolare, servizi essenziali, servizi per la sostenibilità ambientale e servizi innovativi. La legge prevede che il soggetto unico gestore avrà un’assemblea generale, un amministratore unico e un collegio dei revisori del conti e opererà nei comprensori tramite le strutture organizzative già esistenti che diverranno quindi sedi periferiche. Prevista anche una consulta territoriale che esprimerà pareri non vincolanti ma obbligatori e che sarà composta da rappresentanti delle imprese e degli Enti locali. La legge presenta anche un altro punto interessante nella disciplina delle aree produttive ecologicamente attrezzate (APEA) favorendo la realizzazione di aree produttive caratterizzate da una particolare qualità ambientale. Castiglione ha sottolineato l’importanza della nuova legge, anche nell’ottica di quella sburocratizzazione che crea problemi e rallenta il lavoro di governo.
“La legge di riforma va nella direzione dell’ottimizzazione dei servizi. Non più finanziamenti a pioggia per macchinari e capannoni, ma una politica oculata per arrivare alla creazione di Poli d’Innovazione, Reti d’Impresa e Cluster che successivamente saranno regolati con leggi e regolamenti, che ci apprestiamo ad approvare”.