Pescara.Il WWF Abruzzo ha provveduto ad inviare le proprie osservazioni alla Regione Abruzzo sul testo fatto circolare fino ad oggi del calendario venatorio 2016/17, in vista del passaggio in Comitato Valutazione di Impatto Ambientale regionale di domani, giovedì 28 luglio.
“Dobbiamo purtroppo evidenziare che cambiano le maggioranze, ma non le scelte filovenatorie di questa Regione”, dichiara Luciano Di Tizio, Delegato WWF Abruzzo.
“Avevamo notato qualche timido segnale di miglioramento, in particolare in merito alle azioni per l’interferenza tra caccia e tutela dell’Orso, per cui avevamo voluto dare credito alla nuova maggioranza regionale. Dobbiamo invece prendere atto che la gestione Pepe/D’Alfonso è in sostanziale continuità con quella Febbo/Chiodi che l’ha preceduta.
Questa Giunta si appresta ad approvare l’ennesimo calendario venatorio senza essersi prima dotata, come prevede la legge, del Piano Faunistico Venatorio Regionale scaduto dal 2007.
Questa grave carenza pianificatoria della Regione, peraltro, è già stata più volte censurata dai giudici amministrativi nelle sentenze emesse dal TAR Abruzzo su ricorso del WWF. Mancanza di dati scientifici e scelte esclusivamente nell’interesse della lobby dei cacciatori: è questa la politica che continua a contraddistinguere la Regione Abruzzo.
Un politica che solo negli ultimi anni è stata oggetto di ben 14 interventi di censura e annullamento da parte di TAR, Consiglio di Stato e perfino Corte Costituzionale”.
I principali elementi di critica evidenziati dal WWF nelle sue osservazioni:
· la caccia viene anticipata ad alcuni giorni di settembre: si tratta del solito regalo ai cacciatori per consentire loro di sparare in periodi vietati per legge. Oltretutto, anche se la preapertura è limitata ad alcune specie, finisce per avere effetti negativi per tutta la fauna, anche quella protetta;
· si consente la caccia a specie come Canapiglia, Codone, Mestolone e Frullino che vengono considerate “vulnerabili” o “in declino” e che quindi dovrebbero essere tutelate. Sul punto si è già pronunciato il TAR Abruzzo e l’Italia è sottoposta a una procedura d’infrazione da parte dell’Unione Europea;
· prolungamento del periodo di caccia alla Beccaccia fino al 19 gennaio e al Colombaccio al 9 febbraio;
· scarsa attenzione alla tutela della Lepre italica, specie protetta, difficilmente distinguibile dalla Lepre comune, che è invece cacciabile: se non viene correttamente gestita la caccia alla Lepre comune si mettono in serio pericolo i pochi esemplari di Lepre italica presenti in Abruzzo che potrebbero essere abbattuti per errore;
· confusione nella gestione dei periodi di caccia a volpe e cinghiale nelle zone dove è presente l’Orso bruno marsicano con effetti negativi su quest’ultimo, andando contro gli impegni che la stessa Regione ha deciso di adottare per la tutela di questa preziosa specie a serio rischio di estinzione.
“A giugno come WWF Italia, insieme ad altre associazioni ambientaliste, avevamo già scritto alla Regione Abruzzo, così come a tutte le altre Regioni italiane, in vista dell’approvazione dei calendari venatori”, aggiunge il vice presidente del WWF Italia Dante Caserta.
“Avevamo evidenziato una serie di problemi nella gestione venatoria che peraltro rischiano di costare caro ai contribuenti italiani vista la possibile condanna dalla Commissione Europea per la procedura d’infrazione.
La Regione Abruzzo non ha minimamente tenuto conto di quanto evidenziato in quella lettera. Se manterrà questa impostazione, ci obbligherà a tornare nuovamente davanti al TAR”.
FORUM H2O: ‘Mancanza di trasparenza da repubblica delle banane’
‘È “Totoleaks”: il Forum H2O, dopo aver divulgato le prime mappe ufficiali lunedì scorso, oggi è in grado di divulgare altre 26 planimetrie e grafici di dettaglio relativi a tutte le opere previste dal faraonico progetto di Strada dei Parchi Spa.
‘Appare veramente increscioso e da repubblica delle banane che nell’epoca del WEB e della società dell’informazione ci siano decisori, come la Regione Abruzzo, che omettono per oltre un anno di informare i cittadini nei dettagli di quello che si sta discutendo e, addirittura, approvando.
Ricordiamo che il Presidente della Regione, non si sa bene attraverso quale procedura amministrativa, ha inviato al Ministero delle Infrastruttureil 7 giugno 2016 un parere favorevole sul progetto.
Le mappe divulgate lunedì erano state fotografate quasi in segretezza da un cartaceo e la qualità era nostro malgrado scadente. Nonostante ciò ha permesso l’avvio di un dibattito più consapevole. Ora, riusciamo a divulgare la documentazione originale’, insiste il Forum.
‘Avevamo avanzato richiesta di accesso agli atti ufficiale alla Regione Abruzzo 13 giorni fa. Oggi, solo dopo la conferenza stampa di lunedì scorso, la Dr.ssa Picardi, che mesi fa ha firmato un parere favorevole preliminare sull’opera (su cui torneremo nei dettagli), ci ha risposto dicendo che il materiale è depositato presso l’assessorato. Cioè, dobbiamo recarci fisicamente in assessorato per consultare gli atti. Quando ne parla tutta la regione e non solo.
Troppo tardi, cara Regione Abruzzo, la figuraccia è servita. E’ così difficile rendere tutto disponibile online per tutti e non solo per chi ne fa richiesta dal sito WEB della Regione? Noi riusciamo a farlo, chissà perchè un’intera istituzione no.
Apprendiamo che il sindaco del Comune di Castelvecchio Subequo Pietro Salutari si sta dando da fare per promuovere un cosiddetto “fronte del sì” pur di avere uno svincolo autostradale dietro il paese, senza badare al fatto che per fare tutto ciò bisognerà traforare per 13 km il Sirente con danno immenso alle falde acquifere.
Per una strana legge del contrappasso se uno va sul sito WEB del Comune o sulla pagina facebook del sindaco Salutari apprende che nel suo paese manca l’acqua potabile per contaminazione da coliformi.
In piena estate e con le attività turistiche in piena attività. Ci dispiace molto per gli abitanti. Crediamo che questa situazione la dica lunga su tutta la vicenda; speriamo che faccia riflettere tutti, il sindaco Salutari in primis. Crediamo che le priorità per questa regione e questo paese sia il risanamento del territorio, non certo altri danni al territorio facendo spendere 6,5 miliardi di euro dei cittadini (13.000 miliardi delle vecchie lire)’, conclude il Forum.