Pescara.E’ stata fissata al prossimo 2 dicembre l’udienza in Cassazione sulla cosiddetta “Sanitopoli” abruzzese, dopo il ricordo avanzato da Ottaviano Del Turco per l’annullamento della condanna sulle presunte tangenti nel mondo della sanità.
A fare ricorso e’ stato l’avvocato Giandomenico Caiazza per chiedere di annullare la condanna a 4 anni e due mesi di carcere per associazione per delinquere e induzione indebita, ovvero la vecchia concussione cosi’ come rimodulata dalla legge Severino, emessa quasi 8 mesi fa dalla Corte d’Appello dell’Aquila nei confronti dell’ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco, nell’ambito del processo su presunte tangenti nel mondo della sanita’.
In primo grado Del Turco era stato condannato a 9 anni e sei mesi. La Corte aquilana, in particolare, ha condannato l’ex governatore per 6 capi di imputazione rispetto ai 18 riconosciuti con la sentenza di primo grado. Nello specifico, Del Turco e’ stato assolto da 12 capi di imputazione riferiti ai reati scopo della associazione contestata per insussistenza dei fatti, nonche’ da tutti quelli relativi ai reati strumentali (abuso in atti di ufficio e falso ideologico).
Il grande accusatore, Vincenzo Maria Angelini, ex titolare della clinica Villa Pini di Chieti, in appello e’ stato invece assolto dall’accusa di corruzione (in primo grado era stato condannato a 3 anni e sei mesi). Nel ricorso in Cassazione l’avvocato Caiazza parla sostanzialmente di carenze, contraddittorieta’ e illogicita’ della motivazione e di violazione della legge soprattutto rispetto alle norme che riguardano la verifica dell’attendibilita’ delle dichiarazioni rese da Angelini.
Hanno fatto ricorso anche l’ex consigliere regionale Camillo Cesarone, l’ex segretario della presidenza Lamberto Quarta, gli ex assessori Bernardo Mazzocca e Antonio Boschetti, l’ex manager della Asl di Chieti Luigi Conga, e Angelo Bucciarelli.