“Costringeremo Chiodi – dichiara Camillo D’Alessandro – a fare i nomi e cognomi e riferire in assise sulle dichiarazioni rese e riportate dalla stampa del suo sub-commissario Giovanna Baraldi. Non accettiamo la logica qualunquista del dire – non dire e del fare di tutta un’erba un fascio e mandare a Roma la fotografia di un Abruzzo pieno di corrotti e incapaci. Ci chiediamo: dove sono gli atti assunti dai commissari Chiodi-Baraldi? Quali atti per rimuovere gli incapaci? Dove le denunce dei concussi? Il presidente venga in Consiglio a riferire – conclude D’Alessandro – venga anche per spiegarci la consistenza delle concessioni ai privati per la firma dei contratti e soprattutto per comunicarci quanto questa concessione costerà alle casse della Regione Abruzzo alla voce spesa sanitaria”.