“Si tratta di un atto dovuto, in quanto la direttiva Seveso”, ha spiegato D’Alfonso, “prevede che le Regioni predispongano il Piano Regionale di Ispezione, demandando all’Arta il compito di svolgere le ispezioni e di programmare le attività di controllo sulle aziende a rischio di incidente rilevante (RIR)”.
“Con il provvedimento approvato ieri” ha commentato il sottosegretario regionale con delega all’Ambiente Mario Mazzocca, “la Regione Abruzzo ottempera agli obblighi derivanti dalla Direttiva Seveso III: la nuova direttiva comunitaria sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose”.
La direttiva è entrata in vigore il 13 agosto 2012, richiedendo agli Stati membri dell’Unione Europea, inclusa l’Italia, di attivare le necessarie procedure ed emanare gli atti legislativi ed amministrativi per renderla operativa, come ha fatto con il D.Lgs. 26 giugno 2015, n. 105.
Mazzocca: “la nuova Seveso e, conseguentemente, il nuovo decreto, revisionano e riorganizzano la normativa antecedente e, pur non modificando in maniera sostanziale gli obblighi dei gestori ed il relativo sistema dei controlli da parte delle Autorità competenti, si prefiggono gli obiettivi di semplificare l’attuazione delle misure di controllo degli stabilimenti interessati e ridurne gli oneri amministrativi, da un lato, e di garantire ai cittadini coinvolti un migliore accesso all’informazione sui rischi dovuti alle attività degli impianti industriali adiacenti e su come comportarsi in caso di incidente, nonché una efficace partecipazione alle decisioni relative agli insediamenti nelle aree a rischio di incidente rilevante”.
Nel particolare, il programma delle ispezioni licenziato dall’esecutivo regionale prevede che tutte le aziende a rischio debbano essere ispezionate almeno una volta nell’arco di 5 anni, con priorità alle aziende ubicate in aree ad elevato rischio sismico.